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Differenza tra KW e KWh ...

2019-12-05 11:31:00

Kilowatt e kilowattora (kW e kWh) sembrano dei termini simili tra loro ma il concetto che esprimono è molto diverso. Nel mondo dell'energia sono ampiamente usati e spesso li abbiamo letti nella bolletta dell'energia elettrica, ma cosa rappresentano?

Che cosa sono i kW (kilowatt)?

Un kW, pari a 1.000 Watt, rappresenta l'unità della potenza elettrica (W=J/s) definita come la quantità di energia (Joule) assorbita nel tempo (secondi). 


"Una curiosità..
James Joule (1818-1889), fisico e birraio, ha studiato per 35 anni la conversione di energia da meccanica in termica (calore), confermando il principio di conservazione dell'energia. Un Joule è l'unità di misura internazionale del lavoro, tuttavia non rappresenta una grande quantità di energia. Questo è il motivo per cui sono stati introdotti i kilowattora per misurare l'energia consumata.
1 kWh = 3,6 milioni di Joule"


In una fornitura di energia elettrica sono espresse in kW la potenza impegnata, definita nel contratto e quella disponibile, vedi il paragrafo successivo per sapere la differenza.
Il cliente domestico quando richiede l'attivazione dell'utenza può scegliere la potenza impegnata tra diversi scaglioni di potenza:


  •     1,5     kW piccole abitazioni es. rustico

        
  •     3     kW casa con elettrodomestici standard da 3-4 persone

        
  •     4,5     kW presenza di apparecchiature elettriche (più condizionatori, scaldabagno)

        
  •     6     kW presenza di elettrodomestici tipo cucina elettrica, asciugatrice, pompa di calore

        
  •     10     kW in rari casi (piscina riscaldata, attrezzature elettriche particolari)

La scelta della potenza dipende principalmente dal numero e dal tipo di elettrodomestici installati nella casa e dal numero di persone che vi abitano. Tuttavia in pratica possiamo assorbire dalla rete elettrica una potenza di poco superiore a quella impegnata e cioè la potenza disponibile.

La potenza disponibile corrisponde numericamente alla potenza impegnata maggiorata di un 10% ed è la potenza massima che effettivamente viene concessa al cliente.

Potenza disponibile = Potenza impegnata + 10%

Una volta superato questo valore, l'interruttore del contatore della luce salta e l'elettricità si interrompe. Questo potrebbe avvenire quando stiamo utilizzando troppi dispositivi elettrici contemporaneamente. Tutte le utenze vengono in questo modo limitate nell'uso dell'elettricità, altrimenti ci sarebbe il rischio di un flusso di corrente troppo elevato che le rete elettrica non potrebbe sostenere.

Esempio di potenza per una casa

Il caso più comune di un'utenza domestica è un contratto con una potenza impegnata pari a 3 kW. Questo significa che possiamo prelevare dalla rete elettrica una potenza disponibile massima pari a 3,3 kW (3 più il 10%). Se superiamo questo limite per un certo periodo di tempo il contatore scatta non consentendoci un prelievo ulteriore di corrente. Ricordiamo che la potenza di 3 kW è anche uno dei due requisiti (l'altro è la residenza anagrafica) per avere diritto alla tariffa agevolata D2. La tariffa D2 prevede dei costi inferiori per i servizi di rete e per gli oneri generali di sistema rispetto alla tariffa D3 (non residente o con potenza impegnata superiore a 3 kW).

Che cos'è la potenza istantanea?

I Watt, sempre segnati sulle etichette degli elettrodomestici, indicano la potenza elettrica necessaria per far funzionare l'apparecchio. La potenza istantanea è la potenza che un dispositivo sta assorbendo in un determinato istante. Per calcolare la potenza istantanea in una casa si devono sommare le potenze di tutti gli elettrodomestici, le luci e gli apparecchi elettrici che sono accesi contemporaneamente.

Spieghiamo meglio il calcolo della potenza istantanea con un esempio. Se abbiamo in funzione il frigorifero (400 W), la lavatrice (1400 W), il televisore (100 W) ed il forno elettrico (1000 W), la potenza istantanea totale sarà la somma di tutte queste, cioè 2.900 W (o di 2,9 kW). Se accendiamo anche la lavastoviglie molto probabilmente l'interruttore della corrente salta, perché superiamo il limite imposto pari a 3,3 kW e per poterlo riattivare dovremo spegnere qualche apparecchio.

Il kilowattora indica la quantità di energia consumata in un periodo di tempo. All'interno della bolletta della luce troviamo il consumo di elettricità del periodo di riferimento espresso appunto in kWh. Il contatore della luce misura l'energia che utilizziamo in casa calcolando i kWh che preleviamo dalla rete elettrica. Il prezzo dell'energia delle varie offerte luce è indicato in € a kWh.

E' bene avere un'idea del proprio profilo di consumo di elettricità per poter valutare l'opportunità di risparmio di una tariffa bioraria nel mercato libero. Il profilo di consumo indica quando abbiamo utilizzato l'energia, suddividendo i consumi in 3 fasce orarie: F1 (ore di punta, durante il giorno), F2 (ore intermedie: mattina presto, sera e il sabato) e F3 (ore fuori punta: notte, domenica e festivi). I contatori elettronici consentono di rilevare e registrare i consumi di energia nelle diverse fasce orarie, che vengono obbligatoriamente segnalati anche nella bolletta della luce. Quando effettui l'autolettura del contatore, se questo è programmato, leggi il consumo in kWh nelle 3 fasce (A1, A2 e A3 nel modello Enel oppure A+ T1, T2 e T3 nel modello Acea).
Una tariffa bioraria o trioraria prevede un prezzo differente nelle diverse fasce e nel caso in cui il nostro profilo sia spostato nelle ore fuori punta (quelle a minor costo) può essere davvero conveniente passare ad un'offerta bioraria del mercato libero. La tariffa bioraria del servizio di maggior tutela porta ad un risparmio minimo poiché la differenza di prezzo tra le due fasce è piccola.

Come passare da kW a kWh?

I kW esprimono la potenza mentre i kWh i consumi di energia elettrica. Per poter calcolare i kWh consumati da un elettrodomestico dobbiamo moltiplicare la potenza elettrica assorbita per il tempo durante il quale l'apparecchio è rimasto acceso.

Quindi se un televisore da 100 W è stato acceso per 2 ore, il suo consumo di elettricità sarà pari a circa 200 Wh (pari a 0,2 kWh). Questo calcolo si può applicare a qualsiasi dispositivo però in alcuni casi non è così semplice. Se consideriamo ad esempio una lavatrice, un frigorifero, una lavastoviglie o un ventilatore non è possibile moltiplicare semplicemente la potenza indicata nella targa per il tempo di utilizzo. Il motivo è che per questo tipo di apparecchi la potenza assorbita non è costante nel tempo: il motore del frigorifero si accende e si spegne continuamente ed il ventilatore assorbe più o meno potenza a seconda della velocità che impostiamo. Per la lavatrice non possiamo moltiplicare 1.400 kW per un ipotetico tempo di 2 ore perché nel corso del ciclo di lavaggio la potenza non è sempre la stessa ma varia nel tempo anche a seconda della temperatura che abbiamo programmato.