Il gioco e il piacere di stare insieme

Cerca di ricordare

Chiudi gli occhi un momento, e prova a ricordarti come ti sentivi tu da bambino: quando giocavi eri felice e spensierato? Ti sentivi bene quando davi sfogo alla tua creatività? Ti sentivi libero quando correvi all’aperto con i tuoi fratelli o con altri bambini? I tuoi genitori giocavano con te? Oppure non avevano mai tempo? E tu cosa provavi?

E' difficile ricordarci tutto, tendiamo infatti a dimenticare molti momenti vissuti, i ricordi si sbiadiscono, ma molte volte basta una foto, un'odore familiare, un suono, per evocare un ricordo.

Ma perché ti pongo queste domande?

Semplicemente per metterti nei panni dei tuoi bambini, per farti capire come si sentono quando giocano e cosa possa significare per loro giocare con te, per ricordarti che stanno vivendo il periodo più spensierato della loro vita.

"Non vorresti poter prendere un singolo ricordo della tua infanzia e farlo esplodere in una bolla e vivere al suo interno per sempre?" (Sarah Addison Allen)

Ti senti in colpa?

Potrebbe esserti successo di:

• sovraccaricare i tuoi figli di impegni (sport, musica, danza, ripetizioni...ecc.);
• pretendere molto da loro;
• lasciare loro trascorrere molto tempo con la tecnologia;
• urlare troppo;
• continuare a fare raccomandazioni;
• non avere pazienza;
• non giocare con loro.

Ma se cerchi di ricordare la tua infanzia e cominci a porre attenzione verso le richieste dei tuoi bambini potresti imparare a rallentare i ritmi della tua vita frenetica, ritornando, anche per poco, tu stesso bambino e trascorrendo con i tuoi figli momenti felici.

Questo non significa che tu li debba accontentare in ogni tuo momento libero della giornata, ma semplicemente cercare di porre loro qualche attenzione in più, tentare di comprendere meglio le loro esigenze, guardarli dritti negli occhi, sederti vicino e instaurare con loro un rapporto di intesa basata sulla comunicazione, sulla comprensione e sul gioco.

"Dobbiamo imparare dai bambini. Amano senza dubitare. Abbracciano senza avvisare. Ridono senza pensarci. Scrivono cose colorate sulle pareti. Credono ad almeno 10 sogni impossibili. Non arrivano al cassetto più alto, ma toccano il cielo con la punta delle dita. E quando vengono affidati al sonno è come se il mondo avesse perso un po' del suo splendore." (Fabrizio Caramagna)

Gioca e interagisci con i tuoi figli

Gioca con i Lego o con le bambole, partecipa con loro ad attività creative, balla con loro in soggiorno con il volume a mille e falli ridere, fai le corse attorno al tavolo in cucina e cerca di prenderli mentre loro urlano di gioia, gioca a nascondino….diventa bambino, sii buffo, ascoltali e lasciali esprimersi liberamente.

I tuoi bambini ne saranno entusiasti e tu sarai il genitore più soddisfatto su questa terra. 

I bambini hanno bisogno di contatto fisico, di abbracci e di baci nei momenti in cui sono un po' tristi o arrabbiati o, perché no, semplicemente e spontaneamente in qualsiasi momento durante il giorno, per far capire loro il nostro amore.

Dai fiducia e complimentati con loro per qualcosa che hanno fatto, perché così li farai sentire bene, aumenterai la loro autostima, si sentiranno più sicuri di se.

Dai una possibilità di scelta: quando a loro non piace una cosa offri una seconda opzione per aiutarli senza che si perdano in lunghi pianti contrariati.

Dai loro degli orari precisi per esempio relativamente ai pasti, all’ora di andare a dormire, alla merenda, da rispettare tutti i giorni, per farli sentire sicuri e protetti.

Metti il grembiule, e fatti aiutare in cucina. Tu dirai: "Mah!...Faranno un disastro, la farina andrà ovunque! E poi dovrò ripulire tutto”...   ma pensa alla loro felicità nel poterti aiutare! Alle pulizie ci penserai dopo, e puoi farti aiutare dai tuoi figli. 

Ci sono tante ricette semplici da sperimentare e in cui sarai in grado di coinvolgerli, senza difficoltà.

Giocate fuori in giardino, oppure andate al parco, giocate con il pallone, andate in bicicletta, raccogliete i fiori e create una collana, raccogliete i sassi e poi dipingeteli. 

Dimostra interesse, aiuta loro ad avvicinarsi a te e ti sentirai fiero. Esponi in casa le loro creazioni per incoraggiarli a migliorarsi. 

La mia ricetta per imparare l’inglese

Se mescoliamo l’amore, il gioco, il divertimento, la voglia di stare assieme, la comprensione, il dialogo e aggiungiamo un pizzico di inglese, otterremo la ricetta perfetta che renderà quest'ultimo ingrediente appetibile a tutti. 

In modo inconsapevole, l’inglese entrerà nella vita quotidiana e una parola dopo l'altra, il vocabolario personale si riempirà senza fatica e senza accorgersene. 

Ciao! Sono Romina, esperta Madrelingua Inglese e sono consapevole  dei vantaggi che la conoscenza della lingua inglese potrà portare ai tuoi figli nel prossimo futuro, soprattutto se imparato con te, tra le mura domestiche, dove hanno la possibilità di esprimersi pienamente, senza la paura di essere giudicati.

Sono mamma di tre bimbi e porto la lingua inglese nelle scuole dell’infanzia e nella scuola primaria, dove i bambini imparano insieme, con il gioco e le positive emozioni, il piacere di comunicare in inglese. 

Con il mio lavoro faccio in modo che i bambini dai 3 agli 8 anni imparino l’inglese con costanza e lo faccio coinvolgendo i genitori, anche se non conoscono la lingua e anche se hanno poco tempo.

Riuscirai a partecipare alla loro educazione, giocando con loro in una nuova lingua, senza troppe pretese, mettendo da parte, seppur momentaneamente, ansie, paure e stress, lasciando loro libera espressione e dedicando loro le mille attenzioni di cui hanno bisogno.

È mio desiderio offrire stimoli positivi ai nostri piccoli uomini e donne di domani.

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