Storia & Antichità
Uomo sbagliato, posto sbagliato
Le corone non sono fatte per le teste vuote...
Nel Settecento la Russia raggiunse un grande splendore grazie all'azione di due sovrane straordinarie, Elisabetta I e Caterina II, che portarono avanti il processo di modernizzazione dello Stato avviato da Pietro il Grande ad inizio secolo.
Ma se Caterina ed Elisabetta furono due grandi imperatrici che durarono a lungo, in mezzo a loro ci fu un sovrano che valeva assai meno: Pietro III, nipote di Elisabetta e marito di Caterina.
Figlio della sorella di Elisabetta e un nobile tedesco, Pietro durò sul trono solamente 6 mesi nel 1762, giusto il tempo di confermare quello che già si sospettava sul suo conto: era la persona meno adatta a portare la corona russa in quel momento storico.
I motivi sono vari:
- si considerava un tedesco e disprezzava la Russia su cui doveva governare
- venerava follemente il re di Prussia Federico II, con cui era era in guerra quando salì al trono nel 1762: di conseguenza la Russia cambiò schieramento, tradendo gli
alleati austriaci e allineandosi ai prussiani
- cercò di imporre all'esercito una riforma e un'organizzazione di tipo germanico, ma ai militari non andò giù e in parecchi protestarono
- era convinto in quanto imperatore di poter fare quello che voleva, quando voleva e a chi voleva, per quanto stupido o oltraggioso fosse il suo intento. Ovviamente si sbagliava di grosso: alla corte di San Pietroburgo nessuno era al sicuro da intrighi e vendette, incluso il monarca
- persino sul piano personale non valeva molto: malato, alcolista e infedele, giunse a riconoscere come propri i figli che la moglie Caterina aveva avuto da alcuni amanti
A furia di combinare disastri in politica e in famiglia, Pietro se li mise tutti contro: pochi mesi dopo l'ascesa al trono, Caterina guidò una rivolta di palazzo che catturò e detronizzò il sovrano.
L'inetto Pietro fu sbattuto in prigione per ordine della neo-imperatrice Caterina e poco tempo dopo morì, secondo alcuni assassinato per ordine della moglie.
Chussà se agli inefficaci parlamentari italiani si potesse fare qualcosa del genere...
Fonte: HistoRick