Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Uno sciopero fallito

2019-04-28 23:19:21

A volte una protesta non finisce come vorrebbero gli organizzatori, né i partecipanti...

Nel 1892 gli operai dell'acciaieria americana Homestead Steel Works iniziarono uno sciopero generale per protesta contro le condizioni di lavoro a cui erano sottoposti. Gli scioperanti erano guidati da un sindacato locale e presto entrarono in contrasto con il direttore dell'impianto, il quale ebbe la brillante idea di risolvere la faccenda con la forza: assoldò un manipolo di guardie private armate e le mandò contro gli scioperanti, a loro volta armati.

Il risultato fu una breve ma feroce sparatoria, che fece diversi morti da entrambe le parti. Dopo il fallimento delle forze private, fu il turno di quelle statali: la milizia della Pennsylvania entrò in azione e permise all'acciaieria di riprendere la produzione usando i cosiddetti "crumiri", cioè i lavoratori non iscritti al sindacato e che non facevano sciopero con gli altri.

Dopo che la città fu posta sotto legge marziale e un anarchico cercò di uccidere il direttore dell'impianto l'opinione pubblica smise di supportare lo sciopero, che finì male (per gli scioperanti): il sindacato crollò e tutti dovettero tornare al lavoro secondo le condizioni durissime dettate dal padrone dell'acciaieria, il magnate Andrew Carnegie.

Chissà come sarebbe finita una cosa del genere in Italia?


Fonte: HistoRick