Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una visita inaspettata

2022-05-22 20:05:56

Perché un gerarca nazista atterrò in Scozia in piena guerra?

Il 10 maggio 1941 gli abitanti delle campagne scozzesi assistettero a un evento poco frequente dalle loro parti: un caccia Messerschmitt Bf110 della Luftwaffe, l'aeronautica tedesca che bombardava regolarmente Londra e dintorni, si schiantò al suolo non distante dalle loro case. Poco dopo, dal cielo scese un uomo con il paracadute: come l'aereo, anche lui era tedesco.

Appena lo sconosciuto toccò terra gli scozzesi dimostrarono la loro ospitalità circondandolo e catturandolo: alcuni contadini armati di forcone lo tennero prigioniero in una fattoria fino all'arrivo dei militari, che lo arrestarono. Una volta preso in custodia l'uomo rivelò il suo nome: era Rudolf Hess, ex segretario di Adolf Hitler (aveva scritto il Mein Kampf sotto dettatura mentre era imprigionato assieme al suo capo) e terzo uomo più potente del Terzo Reich, dopo lo stesso Hitler e Hermann Goering.

Come mai un individuo del genere si era paracadutato in territorio nemico nel pieno della Seconda Guerra Mondiale?

Gli inglesi ovviamente non persero tempo e lo interrogarono a lungo: Hess sostenne che il suo paese non aveva nessun interesse a combattere contro l'Inghilterra e che il vero obbiettivo del Fuhrer era conquistare l'Unione Sovietica e abbattere il comunismo (cosa per cui effettivamente si stavano preparando), pertanto doveva essere nell'interesse dei britannici negoziare la pace con Berlino.

Prevedibilmente, gli inglesi non credettero alle parole del gerarca nazista e lo sbatterono in prigione per il resto della guerra. A Berlino, appena si seppe dell'impresa di Hess, Hitler andò su tutte le furie: dichiarò pazzo l'ex segretario, lo condannò a morte in contumacia e ordinò l'arresto di tutti i suoi collaboratori.

Le informazioni estratte a Hess furono comunque mandate a Londra, al Primo Ministro Winston Churchill, che saggiamente avvisò Stalin del possibile attacco tedesco: all'epoca infatti il famigerato patto Molotov-Ribbentrop era ancora valido e incrinare l'accordo tra i due regimi più brutali d'Europa avrebbe permesso a Londra di migliorare nettamente la propria posizione (fino al giugno 1941 era l'unica rimasta a combattere la Germania).

Purtroppo per lui, Stalin ignorò completamente l'avvertimento di Churchill e quando un mese più tardi i tedeschi invasero l'URSS l'Armata Rossa subì una disfatta dopo l'altra, con i nazisti che giunsero alle porte di Mosca.

Tornando a Hess, gli inglesi lo tennero in prigione per il resto della sua vita. Quando la guerra finì, fu mandato alla sbarra al celebre Processo di Norimberga e gli fu inflitto l'ergastolo, da scontare nel Carcere di Spandau a Berlino. Durante la detenzione le sue condizioni psico-fisiche peggiorarono costantemente (venne dichiarato pazzo più volte) finché nel 1987 venne ritrovato suicida nella sua cella, all'età di 93 anni.

Ancora oggi la sua figura e il suo viaggio in Scozia sono altamente controversi: molte teorie sostengono che il suo viaggio non fu un'iniziativa individuale, ma una precisa volontà di Hitler per chiudere la guerra con gli inglesi in modo da concentrarsi completamente contro i sovietici. Un'altra teoria sostiene che Hess sia stato attirato in Gran Bretagna dall'intelligence inglese, che così avrebbe avuto tra le mani uno degli uomini più potenti del Terzo Reich a cui estorcere informazioni segrete. L'ultima teoria, la più inverosimile, sostiene che Hess sia atterrato di proposito in Scozia anziché a Londra per incontrare un nobile locale intenzionato a rovesciare il governo di Churchill e chiedere la pace con la Germania Nazista.

Chissà qual è la verità…


Fonte: HistoRick

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