Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una querela storica

2022-01-30 22:00:00

Perché nei film da decenni è inserita la frase "ogni riferimento a persone vive o morte è puramente casuale"?

Da molti anni nei film viene inserita la celebre frase "Questo film è opera di finzione e ogni riferimento a persone vive o morte è puramente casuale", ma da cosa ha avuto origine questa abitudine?

Tutto cominciò nel 1916, nell'allora Impero Russo impegnato nella Prima Guerra Mondiale: il paese era in difficoltà e il consenso della popolazione verso la monarchia dei Romanov era ai minimi storici, in parte a causa dell'amicizia dei reali con un curioso personaggio di nome Grigori Rasputin, una sorta di monaco/santone siberiano sul cui conto circolavano tonnellate di pettegolezzi poco edificanti.

Credendo di fare del bene, un giorno il principe Feliks Jusupov organizzò una congiura e assassinò Rasputin assieme ad alcuni complici: avvelenarono il monaco, gli spararono e lo gettarono nel fiume Neva. Arrestato poco dopo, il principe riuscì comunque a scappare dalla Russia assieme alla famiglia, stabilendosi in Francia.

Nel 1932, la MGM produsse il film "Rasputin e l'imperatrice", in cui si insinuava che il mistico siberiano avesse sedotto un personaggio chiaramente corrispondente alla moglie del principe, che all'epoca viveva in Francia. Infuriata, la nobile coppia querelò la MGM e dopo due anni di tribunale ottenne un risarcimento di 25.000 sterline, una cifra altissima per l'epoca.

Dall'esito di quel processo i produttori di film impararono presto a usare la famosa dicitura "ogni riferimento a... è puramente casuale".

Chissà quante cause si vedrebbero arrivare i produttori di oggi senza quelle poche righe…


Fonte: HistoRick