Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una messinscena colossale

2018-11-20 23:51:38

Cosa non si fa pur di impressionare gli altri...

Nella Russia di fine Settecento circolarono voci sui cosiddetti villaggi Potemkin: presunti villaggi costituiti da mere facciate di edifici e popolati da attori che si fingevano contadini felici e contenti. Queste colossali messinscene sarebbero state volute dal principe Potemkin, governatore della Crimea e amante dell'imperatrice Caterina II, per convincere la sovrana che andava tutto bene (in realtà lui si era mangiato i soldi stanziati per lo sviluppo della Crimea).

Ma se quella dei villaggi Potemkin è una semplice leggenda, ci sono parti del mondo che nel corso della storia hanno costruito degli insediamenti apparentemente idilliaci, degni del Mulino Bianco per quanto erano falsi.

Uno di essi è la Corea del Nord: negli anni Cinquanta i comunisti edificarono il villaggio di Kijongdong a ridosso del confine con la Corea del Sud. Nel suddetto villaggio erano presenti molti beni e servizi moderni: strade asfaltate, case in cemento, scuole, ospedali ecc. Lo scopo del paesello era di pura propaganda: quelli del Nord speravano di scatenare un'ondata di defezioni dal Sud. Purtroppo le defezioni avvennero solo nell'altro senso...

Inoltre, degli osservatori muniti di telescopio hanno presto scoperto la verità sul ridente borgo di campagna: come i leggendari villaggi Potemkin, si tratta di un enorme guscio vuoto. Non ci vive nessuno, i palazzi non hanno infissi nè arredamenti, le luci che si accendono sono tutte temporizzate e le strade sono vuote come le tasche di un barbone, al punto che vengono pulite di nascosto per dare l'illusione che ci siano delle anime in giro!

Certe volte ammettere i propri errori sarebbe saggio, o no?

Fonte: HistoRick