Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una freccia "scientifica"

2023-11-19 21:37:55

In che modo una freccia permise di risolvere un mistero millenario?

Per millenni, gli europei osservarono alcune specie di uccelli, tra cui le cicogne, che migravano: i volatili sparivano con l'arrivo del freddo e ritornavano in primavera, l'anno successivo. Un dubbio però rimaneva sempre: che cosa facevano e soprattutto dove andavano?

A quel punto nessuno aveva la risposta, solo ipotesi e teorie più o meno bizzarre: Aristotele suggeriva che le cicogne si ibernassero, altri che cambiassero forma per adattarsi al freddo, mentre uno scienziato inglese del XVII secolo suggerì addirittura che andassero sulla luna!

Il mistero rimase a tormentare gli uomini finché nel 1822 un cacciatore tedesco uccise a fucilate una cicogna: quando andò a prenderla, scoprì che la povera bestia aveva una freccia conficcata in corpo! Invece che sbarazzarsi della freccia, il cacciatore la portò da alcuni esperti, che la identificarono come africana.

Tempo dopo l'ornitologo Johannes Thienemann ebbe un'idea: prese decine di cicogne e alle loro zampe mise degli anelli. Sugli anelli c'erano le istruzione per mandare a Thienemann una lettera, da ovunque gli uccelli fossero stati trovati. La cosa funzionò: nel giro di pochi mesi, lo scienziato ricevette decine di lettere provenienti da varie località dell'Africa, che gli permisero di tracciare la rotta degli uccelli migratori e risolvere così un mistero che si trascinava da secoli.

La cosa interessante è che tutto questo ebbe origine da una singola cicogna che ebbe la forza di volare dall'Africa alla Germania con una freccia conficcata in corpo: chissà quanto ci sarebbe voluto se l'uccello non ce l'avesse fatta!

Ad oggi, la cicogna impalata dalla freccia si trova impagliata presso l'università di Rostock, in Germania, mentre nei cieli della suddetta nazione ogni tanto si vedono ancora delle cicogne che volano con una freccia piantata addosso...


Fonte: HistoRick

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