Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una disfatta imbarazzante

2020-11-04 00:51:30

Come fece Malta a resistere ai Turchi nel 1565?

Nel Cinquecento il Mar Mediterraneo era in gran parte controllato dagli Ottomani: l'Impero Turco era in una fase di grande espansione territoriale e le sue navi imperversavano ovunque, razziando e abbordando le navi dei regni cristiani. Oltre alla flotta ufficiale i turchi avevano dalla loro anche i predoni, i famosi "corsari barbareschi", che spesso compivano incursioni sulle coste spagnole e italiane, spargendo il terrore.


Gli Ottomani quindi dettavano legge sul mare, ma nonostante la loro smisurata potenza nel 1565 subirono una delle sconfitte più umilianti della loro storia: il loro tentativo di conquistare la piccola isola di Malta, sede di un Ordine di monaci-guerrieri che contrastavano le incursioni turche (il celebre Ordine di Malta), finì in maniera assolutamente disastrosa con migliaia di morti e gran parte della flotta perduta. Come fu possibile tutto ciò?


La risposta sta in una serie di pessime decisioni dei capi turchi, unite all'intelligenza, al coraggio e alla tenacia dei difensori (più alcuni colpi di fortuna). Ecco i mis-fatti principali:


- i Turchi arrivarono a Malta senza aver deciso un piano: il comando era diviso tra più capi e ognuno fece praticamente quello che voleva finché non giunse l'ammiraglio Dragut.


- i Maltesi ricorsero a una serie di armi incendiarie segrete con cui tennero a bada i nemici e sterminarono i guerrieri migliori durante gli assalti alle mura


- il povero Dragut venne ucciso da una cannonata sparata da un nobile siciliano giunto in soccorso degli assediati: per i difensori fu un colpo di fortuna data l'esperienza/abilità militare del morto


- un altro turco importante, Piyale, restò gravemente ferito per conquistare una fortezza che costò la vita a ben 6000 soldati ottomani e non gli portò alcun vantaggio


- i Maltesi resistettero a un imponente assalto dei turchi piazzando trappole subacquee che fecero arenare le navi nemiche, quindi le affondarono a cannonate e i superstiti furono colpiti a morte


- infine un massiccio convoglio di navi cristiane raggiunse Malta, segnalando la fine dell'impresa ottomana: dopo un'ultima disperata battaglia, i turchi furono distrutti e i superstiti dovettero tornarsene a casa a mani vuote: la fallimentare impresa gli costò oltre 30.000 uomini, gran parte della flotta e soprattutto la faccia!


L'assedio di Malta, che vide trionfare la piccola guarnigione locale contro le gigantesche armate ottomane, fu un punto di svolta epocale: gli europei capirono che il tanto temuto Impero Ottomano poteva essere battuto e negli anni successivi si dedicarono ad infliggere al nemico delle batoste come quella di Lepanto del 1571, dove la flotta ottomana subì una gravissima sconfitta.


Dopo la batosta, Malta non venne più attaccata per decenni e dedicò la sua nuova capitale al capo dell'Ordine che aveva comandato i difensori durante l'assedio, il francese Jean Parisot de la Valette (da cui La Valletta).

Per i Turchi, come già detto, l'impresa fu un fiasco pazzesco: persi uomini e navi, la loro economia andò in malora alla pari della loro reputazione di conquistatori. A rimetterci fu soprattutto il sultano Solimano il Magnifico: fallita la conquista di Malta, il sovrano settantenne decise bene di guidare le sue armate verso l'Austria, ma si ammalò e morì per strada, in Ungheria.

Forse era meglio se quello passava gli ultimi anni in tranquillità…


Fonte: HistoRick