Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una classe di parassiti

2020-09-24 22:53:52

Chi erano i Barnabotti?

La Venezia del Settecento è uno dei luoghi entrati nell'immaginario collettivo: il Carnevale in piazza San Marco, Giacomo Casanova, il gioco d'azzardo e in generale il clima di festa che contraddistinguevano la Serenissima sono stati ricreati in migliaia di libri, film e serie TV.


Ma Venezia negli ultimi anni della Repubblica non era affatto un luogo perfetto, non per niente si trattava del suo tramonto: la città (e la Repubblica in generale) erano alle prese con diversi problemi di natura politica, economica e sociale.

Uno dei problemi della Serenissima riguardava una specifica categoria di cittadini che causavano danni in tutti e tre gli ambiti sopraelencati: si trattava dei cosiddetti Barnabotti.


Essi erano la personificazione di quanto non funzionava (più) nella Repubblica: si trattava di patrizi (quindi nobili) impoveriti, che però in virtù dell'origine nobiliare mantenevano un posto nel Maggior Consiglio, il massimo organo politico della Serenissima.

Il problema stava nel fatto che quelli, non avendo un soldo, mettevano in vendita il proprio voto, lasciandosi comprare dal miglior offerente in vista delle votazioni e danneggiando così la "salute" del sistema politico veneziano. 

Inoltre erano in grandissima parte dei mantenuti, dediti all'ozio e al gioco d'azzardo presso alcune famose case da gioco cittadine, tra cui quella di Campo san Barnaba (dove tra l'altro molti di loro vivevano, ovviamente a spese dei contribuenti).


Com'è facile intuire, lo stile di vita parassitario e il comportamento poco onorevole poneva i Barnabotti in contrasto con gli altri patrizi (erano considerati nobili di serie B), ma a causa dell'assurda rigidità del sistema politico-sociale veneziano nessuno poteva torcergli un capello o impedirgli di fare quello che gli pareva, in quanto nobili e quindi privilegiati per nascita.

Praticamente, quelli erano peggio dei parlamentari odierni...


Fonte: HistoRick