Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una campagna contro le campagne

2020-04-26 22:22:14

La natura non perdona le stupidaggini umane, specie quelle per fini politici...

Alla fine degli anni Cinquanta, la Cina di Mao Zedong avviò un programma di sviluppo economico noto come "Grande Balzo in Avanti", il quale presentava diverse iniziative che dovevano stimolare la produzione cinese in vari settori, inclusa l'agricoltura.


Una delle campagne a favore della produzione agricola fu la cosiddetta "Eliminazione dei Quattro Flagelli", che consisteva nel tentativo di eliminare quattro specie animali ritenute nocive: topi, zanzare, mosche e passeri. 


Per sopprimere le bestiacce il governo di Pechino mobilitò la popolazione che viveva nelle campagne (milioni di persone) e i parassiti iniziarono a morire in quantità, in particolare i passeri cinesi rischiarono di estinguersi, eppure l'iniziativa sterminatrice non giovò affatto all'agricoltura. 

Come mai?


Per capirlo basta analizzare le tattiche usate contro gli animali e le loro (deleterie) conseguenze:


- gli insetti (mosche e zanzare) vennero gassati con il DDT dai bambini delle scuole rurali, che di conseguenza si ammalarono in massa, mentre i parassiti rimpiazzarono le perdite in breve tempo e tornarono all'attacco


- la campagna contro i topi venne abbandonata pochi anni dopo il lancio, quando i funzionari cinesi si accorsero che i contadini allevavano i ratti per poi ucciderli e riscuotere i premi in denaro offerti dallo Stato a chi ne faceva fuori di più


- infine i passeri furono spinti sull'orlo dell'estinzione dai contadini, che gli impedivano di posarsi a terra o sugli alberi fino a farli cadere stecchiti per lo sfinimento. Gli uccelli erano stati presi di mira perché mangiavano i semi, ma i funzionari si erano scordati che erano anche tra i principali predatori di insetti come le cavallette, che si nutrono a loro volta di cereali


La cosa più grave quindi fu la crociata anti-passeri: scomparsi loro, le cavallette proliferarono senza controllo e la resa dei campi cinesi fu molto inferiore rispetto agli anni precedenti la folle iniziativa.


Una conseguenza diretta di questo disastro agricolo fu la Grande Carestia Cinese dei primi anni Sessanta che causò oltre 15 milioni di morti di fame (su 40 milioni di morti totali).

Evviva la saggezza...


Fonte: HistoRick