Storia & Antichità
Una bibita diplomatica
Alla Coca Cola alcuni non vogliono rinunciare, costi quel che costi...
Nel 1945 i leader militari delle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale si incontrarono per la prima volta: il generale americano Eisenhower, il maresciallo sovietico Zhukov, il generale inglese Montgomery e il francese Jean de Lattre de Tassigny.
I quattro militari avevano rapporti molto buoni tra di loro, in particolare Eisenhower e Zhukov in quanto esponenti delle due superpotenze (USA e URSS) andavano particolarmente d'accordo. Durante uno dei loro incontri, Eisenhower fece conoscere al collega sovietico la Coca Cola, celebre bevanda che all'epoca aveva tenuto alto il morale dei militari anglo-americani.
Inaspettatamente, il comandante sovietico apprezzò grandemente la bibita americana e ne divenne un grande consumatore. Purtroppo per lui, in quanto esponente di un paese comunista, non poteva farsi vedere mentre beveva una bevanda capitalista-imperialista (e se lo sapeva Stalin erano dolori), quindi pur di non farsela mancare si rivolse all'amministrazione USA, la quale a sua volta si rivolse ai dirigenti della Coca Cola.
Dietro la solerzia degli americani si celavano ovviamente motivi politici-diplomatici: USA e URSS erano alleate e Zhukov era un eroe di guerra al pari di Eisenhower, nonché suo amico, quindi scontentarlo era impensabile.
L'azienda in poco tempo mise in piedi un impianto in Austria e assoldò un chimico per alterare la bibita: il risultato fu una Coca Cola "decolorata", in pratica aveva lo stesso gusto dell'originale ma era trasparente come la vodka.
Per meglio camuffare la bibita, furono cambiate anche le confezioni: le bottigliette di vetro avevano il logo dell'azienda rimpiazzato da una stella rossa su sfondo bianco.
Ne furono prodotte almeno 50 casse, prontamente spedite a Zhukov, che all'epoca stava a Berlino: la cosa interessante è che i carichi di Coca Cola furono le uniche merci occidentali a non venire ispezionate dai sovietici quando entravano nella loro zona di occupazione.
Cosa non si fa pur di bere una bibita...
Fonte: HistoRick