Storia & Antichità
Un villaggio insolito
Cos'erano le terramare?
Nella Pianura Padana tra il 1650 e il 1150 a.C. è esistita una civiltà particolare, chiamata "civiltà delle terramare", di cui i libri di storia parlano (relativamente) poco, con una peculiarità: le loro case.
Quelle persone, dedite a varie attività tra cui il commercio, vivevano in piccoli villaggi sparsi in tutta la pianura emiliana, costruiti a ridosso dei corsi d'acqua. I villaggi, chiamati "terramare", erano di forma rettangolare o quadrata ed erano caratterizzati dalla presenza di una doppia barriera difensiva, composta da un canale riempito dall'acqua del fiume e da un terrapieno dietro di esso.
La cosa più interessante però è che le case degli abitanti non erano costruite a livello del terreno, ma su palafitte, nonostante fossero tecnicamente all'asciutto!
Secondo alcuni ciò era dovuto alla vicinanza ai fiumi e soprattutto alla "parentela" dei terramaricoli con alcuni popoli che vivevano su palafitte nella zona dei laghi alpini, tra la Lombardia e il Trentino.
Un'altra cosa bizzarra è che gli abitanti apparentemente non traslocavano: quando una casa veniva danneggiata, gli inquilini le davano fuoco e ne costruivano una nuova sullo stesso posto, sopra le macerie bruciate di quella vecchia!
Questa procedura ripetuta nell'arco dei secoli trasformò il paesaggio della pianura emiliana: fino all'Ottocento non era raro imbattersi in collinette di terra scura, chiamata "terra marna", cioè grassa, in virtù delle sue qualità concimanti.
Purtroppo le collinette scomparvero a seguito di uno svuotamento operato dagli abitanti del posto, i quali rivendevano il terriccio per arrotondare: purtroppo in questo modo furono distrutti per sempre numerosi depositi di resti archeologici.
La civiltà delle terramare, con le sue bizzarre case, finì tra il 1250 e il 1150 a.C.: le cause non sono chiare, ma la loro società crollò rapidamente e spinse i superstiti a migrare verso il centro e sud Italia, in cerca di fortuna.
Chissà come gli è andata...
Fonte: HistoRick