Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un uomo, due identità, molte bugie

2022-07-10 20:00:00

L'amore spinge le persone a fare le cose più impensabili…

Negli Stati Uniti del XIX secolo il razzismo regnava sovrano: anche dopo l'abolizione della schiavitù e la Guerra Civile, bianchi e neri vivevano su due livelli diversi, separati da barriere invisibili ma quasi impossibili da valicare.

Una delle tanti leggi dell'epoca proibiva la cosiddetta "miscgenation", cioè il mischiarsi di razze: alle coppie interrazziali era proibito sposarsi e generare figli, dato che si temeva la "contaminazione" della purezza/superiorità dei bianchi ad opera dei geni dei neri, ritenuti inferiori in tutto e per tutto al gruppo dominante.

Ma se queste erano le leggi, la realtà era molto lontana: nei fatti negli USA esistevano diverse coppie "bicolore" e parecchi neri avevano antenati bianchi, arrivando al punto di farsi passare come tali e quindi "salire di livello" nella società (un altro dei timori delle autorità dell'epoca).

In questo contesto, la figura di Clarence King è emblematica: bianco anglosassone purosangue, era un geologo e alpinista, primo direttore dell'USGS (United States Geological Survey), l'istituto geologico americano tutt'ora esistente. Dopo essere rimasto vedovo della prima moglie, King si innamorò di Ada Copeland, ex schiava di colore immigrata a New York. Date le leggi dell'epoca, l'uomo ebbe un'idea anti-convenzionale: farsi passare per un nero!

Incredibilmente, il trucco funzionò: King si presentò alla moglie come James Todd, operaio delle ferrovie e lei gli credette. I due si sposarono e vissero insieme per diversi anni, con King/Todd che a casa faceva il nero e fuori faceva il bianco, dirigendo l'istituto geologico fino alla fine dei suoi giorni. Dopo 13 anni di doppia vita e bugie a profusione, l'uomo confessò tutto sul suo letto di morte, lasciando scioccata la moglie e loro quattro figli.

Chissà che faccia avranno fatto una volta appresa la verità…


Fonte: HistoRick