Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un reggimento unico

2020-11-25 01:03:30

Chi erano i Giganti di Potsdam?

Nell'immaginario collettivo (soprattutto Hollywood) i militari dei corpi speciali sono tutti degli uomini giganteschi e molto prestanti: colossi alti due metri e con dei muscoli tali da sollevare un'automobile senza sforzo, capaci di eliminare i nemici da un chilometro di distanza e molto altro ancora.

La realtà ovviamente è un po' diversa, ma nel Settecento qualcuno prese molto sul serio la questione dei super-soldati: si trattava del re di Prussia Federico Guglielmo I (1713-1740), non a caso passato alla storia con il soprannome di "re sergente".

Il sovrano tedesco era un vero e proprio fanatico delle Forze Armate, al punto che giunse a trasformare il suo regno in una caserma: per tutta la vita si dedicò alla creazione di un esercito numeroso e potente, con cui affermare la sua potenza e indipendenza dagli altri regni.

Una delle cose più strane del re era la sua passione per i colossi umani: all'interno del suo enorme esercito Federico Guglielmo creò un'unità speciale di guardie personali, ufficialmente un reggimento di granatieri. Il reggimento, noto come Giganti di Potsdam, doveva il nome alla statura enorme dei soldati che lo componevano (il più basso era 1,90 metri). Per l'Europa del XVIII secolo si trattava di numeri strabilianti, assolutamente fuori dalla norma.

Per il monarca prussiano trovare nuove reclute da aggiungere alla collezione di giganti divenne rapidamente una vera ossessione: pur di avere gli uomini più alti d'Europa quello non esitò a ricorrere ad ogni mezzo, anche il più discutibile (o semplicemente malato). Ecco alcuni esempi:

- si fece regalare uomini dagli altri re e imperatori, come Pietro I di Russia

- mandò emissari in giro per tutto il continente in cerca dei più alti da reclutare

- alcuni vennero semplicemente rapiti e costretti ad arruolarsi

- infine tentò la strada della selezione naturale, costringendo uomini e donne di alta statura ad accoppiarsi per generare figli alti come loro, da destinare al reggimento

Federico Guglielmo era talmente affezionato al suo corpo scelto di giganti che non lo usò mai in battaglia, preferendo tenerlo sempre vicino a sé, inoltre concesse a tutti gli spilungoni una paga altissima rispetto ai colleghi di altezza media: questo comunque non evitò casi di diserzione e suicidio tra i super-soldati, che alla morte del re toccarono quota 3.200.

Il reggimento di colossi vide le sue prospettive declinare subito dopo la morte del re che l'aveva creato: appena salito al trono, il figlio di Federico Guglielmo (Federico II) smobilitò diversi soldati e mandò in guerra il reggimento contro gli austriaci: non brillarono particolarmente e durante l'epoca napoleonica vennero sciolti definitivamente.

Chissà se il re sergente avrebbe apprezzato Stallone e Schwarzenegger…

Fonte: HistoRick