Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un processo campato in aria

2021-10-31 21:00:00

Cosa accadde davvero a Salem nel 1692?

Il processo alle streghe di Salem nel Seicento è orami entrato nell'immaginario collettivo, grazie a una grande quantità di opere di fantasia come libri e film.
Ma cosa accadde per davvero?
Tutto cominciò quando due ragazzine, parenti strette di un pastore del Massachussets di nome Samuel Parris, cominciarono a comportarsi in maniera bizzarra: strisciavano sul pavimento anziché camminare, si nascondevano dietro i mobili di casa e parlavano una lingua incomprensibile. Preoccupato, il pastore Parris portò le due giovani dai medici dell'epoca, ma quelli diagnosticarono una bella possessione diabolica e si tirarono indietro. La notizia della possessione demoniaca si diffuse nel villaggio di Salem dove vivevano le ragazze e poco dopo alcune loro coetanee iniziarono a dare segni di squilibrio, anch'essi identificati come sintomi di una possessione.
Allora le cose si fecero brutte: le autorità civili (magistrati) si interessarono al caso della possessione di Salem e cominciarono a torchiare le ragazzine, cercando di capire chi aveva diffuso il male nel villaggio. Saltò fuori il nome di una schiava del pastore Parris, sospettata da tempo di non essere una strega. Arrestata anche la schiava, nei mesi successivi saltarono fuori altri nomi: cominciarono ad essere arrestati sia uomini che donne, di tutti i ceti sociali e di tutte le affiliazioni, che a loro volta facevano altri nomi sempre più eccellenti (tra gli accusati capitò anche qualche ex religioso). 
Alla fine della fiera furono processate 144 persone, di cui 54 confessarono di essere streghe, 19 persone in tutto furono condannate a morte.
Conclusi i processi, qualcuno più sveglio degli altri si mise a riflettere seriamente sulla questione: prima alcuni importanti religiosi e poi il nuovo governatore della colonia decisero di riesaminare il processo. 
Nel 1693 venne indetta una corte speciale per valutare lo svolgimento delle udienze e delle prove presentate in aula, con particolare attenzione alle confessioni delle presunte streghe: l'esito fu assolutamente inclemente nei confronti delle procedure giudiziarie dell'epoca, che avevano preso per valide delle prove assolutamente arbitrarie.
Per quanto riguarda le giovani da cui era partito tutto quanto, oggi gli storici sono concordi sul fatto che i loro comportamenti bizzarri fossero originati dal contesto storico e sociale in cui vivevano: il Massachussets di fine Seicento era dominato dai puritani, notoriamente avversi ai sentimenti umani e molto attenti alla condotta morale della popolazione, in particolare le donne. Represse costantemente negli anni dell'adolescenza, le giovani parenti di Samuel Parris si sarebbero semplicemente sfogate con i comportamenti inconsueti che diedero il via alla vicenda. 
Forse sarebbe stato meglio se tutti si fossero dati una calmata in tempo anziché proseguire nella loro follia...

Fonte: HistoRick