Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un libro devastante

2019-10-06 23:59:32

Perché i tedeschi sono visti come poco emotivi e sempre seri? A causa di un libro...

Da anni i tedeschi nell'immaginario collettivo sono visti come persone fin troppo serie e incapaci di mostrare emozioni umane, al punto da diventare quasi uno stereotipo. Ma come mai sono arrivati a questo punto?


Secondo alcuni esperti è dovuto tutto a un libro, ovviamente pubblicato nel periodo peggiore della storia tedesca: il Nazismo. Hitler e compagnia infatti puntavano sulle nuove generazioni per creare la razza ariana che avrebbe conquistato il mondo. Per crescere le future generazioni però prima dovevano istruire (a modo loro) quelle vecchie e così favorirono la pubblicazione di una serie di libri sulla crescita dei neonati. Ovviamente i libri erano scritti da "esperti" imbevuti di ideologia nazista e ciò che scrissero non poteva portare dei risultati positivi in nessun caso.


Un libro in particolare ebbe una enorme diffusione tra le neo-mamme della Germania hitleriana: si intitolava "La madre tedesca e il suo primo figlio" ed era scritto dalla dottoressa nazista Johanna Haarer. Il libro esponeva le linee guide naziste su come crescere i bambini, con delle indicazioni oggi reputate terribili in materia emotiva-affettiva: in pratica la dottoressa Haarer consigliava alle madri di non mostrare attaccamento ai bambini, in modo da farli diventare dei "duri" e spezzare la loro dipendenza dai genitori. Addirittura la Haarer sosteneva che bisognasse cercare di lasciare soli i bambini il più a lungo possibile già dopo la nascita (quando invece il bisogno di attaccamento è più forte che mai) e non dare ascolto a strilli e pianti, prendendosi cura di loro solo sul piano materiale, in pratica come dei robot.

Le parole della dottoressa purtroppo furono stampate e diffuse ovunque, dai reparti maternità degli ospedali alle scuole per l'infanzia.


Tutto questo agli occhi dei contemporanei suona orribile, ma fu messo in pratica da oltre 3 milioni di madri tedesche per oltre 10 anni, dal 1934 al 1945: in questo modo in Germania sono nate intere generazioni di persone che tutt'oggi hanno problemi a relazionarsi con gli altri a livello emotivo, con conseguenze sgradevoli soprattutto nell'ambito privato. Ad esempio, molti di quei tedeschi hanno sostenuto negli anni successivi di non riuscire ad entrare in contatto "emotivo" con i loro stessi figli e di non riuscire ad amarli, finendo in depressione.


La cosa peggiore è che il libro della dottoressa Haarer non smise di provocare danni con la fine della guerra nel 1945: migliaia di copie continuarono ad infestare le biblioteche e le case della Germania negli anni a seguire, danneggiando anche migliaia di bambini nati dopo la guerra. Solo negli ultimi decenni la pericolosità del libro è stata riconosciuta e la gente ha smesso di mettere in pratica ciò che era scritto all'interno.

Che dire, meglio tardi che mai...


Fonte: HistoRick