Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un inganno scacchistico

2019-11-29 01:45:32

La storia è costellata di imbrogli, ma uno solo ha coinvolto re, regine e imperatori per decenni...

Nel Settecento la scienza e la tecnica fecero progressi notevoli, ad esempio furono inventati la macchina a vapore (1769) e il telaio con spoletta volante (1733).

Nel 1769 però tutte queste invenzioni furono surclassate da un congegno che aveva del miracoloso: una macchina che giocava a scacchi contro le persone!


La macchina in questione si chiamava Il Turco e consisteva in una grossa scatola di legno piena di ingranaggi, accoppiata a un automa che simulava un uomo mediorientale (da cui il nome). Il congegno fu creato da barone ungherese Wolfgang von Kempelen per impressionare la corte di Vienna e ci riuscì, battendo subito una sfilza di cortigiani grazie allo stile di gioco aggressivo. 

Nonostante il successo del marchingegno, il creatore decise di toglierlo di mezzo poco dopo, dedicandosi ad altre sue invenzioni.


Anni dopo però von Kempelen decise di fare un tour dell'Europa, facendo esibire il suo miracoloso automa nelle principali città: Londra, Parigi, Amsterdam e molte altre ancora. 

Ovunque il pubblico, inclusi re, regine e nobili, osservava stupefatto il Turco che sbaragliava i concorrenti uno dopo l'altro: ciò si tradusse in montagne di soldi versate per guardare le partite, anche se a Parigi la macchina perse contro il campione di scacchi dell'epoca, Francois-Andrè Danican Philidor (il quale comunque descrisse l'incontro con il Turco come il più difficile della sua vita).


Il marchingegno negli anni successivi si esibì ancora, battendo personaggi famosi come Napoleone Bonaparte, quindi passò di mano varie volte e finì distrutto in un incendio negli USA intorno alla metà dell'Ottocento.


Pochi anni dopo saltò fuori una cosa molto interessante: il Turco non era altro che un enorme imbroglio! 

Von Kempelen infatti non aveva inventato un automa, ma solo una complicata marionetta: all'interno della macchina stava un nano (esperto di scacchi) che usava i meccanismi per muovere le pedine, comandando le braccia del Turco. 


Questo ovviamente non gli ha impedito di sbaragliare praticamente tutti, ma è anche indicativo della situazione: infatti, anche se qualcuno era scettico sulle reali potenzialità della macchina, non poteva provare che fosse una truffa, quanto agli altri bisogna supporre che ci credessero davvero.


La cosa interessante è che il Turco non è neppure l'unico caso di finto automa scacchista: nel corso degli anni ne sono apparsi altri, come Ajeeb e Mephisto, apparsi nell'Ottocento. 

In tempi molto più recenti invece è apparso il super-computer Deep Blue della IBM, che ha sfidato il campione mondiale Garry Kasparov nel 1998.


In ogni caso, quello del Turco è un raro esempio di "bidonata" che ha coinvolto gli uomini più potenti della sua epoca...


Fonte: HistoRick