Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un incubo coloniale

2020-02-26 01:15:23

L'Italia con la colonizzazione non ha proprio avuto fortuna, anche quando sembrava andare bene...

Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento le potenze europee hanno conquistato e colonizzato immensi territori in Africa, Asia e Oceania. 

Gli imperi coloniali maggiori furono quelli dell'Inghilterra e della Francia, a seguire c'erano gli altri paesi: Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo e Germania. 


Ma a partire dal 1882, anche l'Italia si fece avanti. Purtroppo si era mossa tardi: all'epoca gran parte del mondo era già sotto l'influenza degli altri paesi e l'unica regione da conquistare era il Corno d'Africa, quindi gli sforzi del governo si concentrarono lì.


- La prima mossa fu l'acquisto di due porti commerciali sulla costa eritrea da parte di una compagnia privata di navigazione, la Società Rubattino (la stessa che aveva "fornito" le navi a Garibaldi nel 1860)


- A seguire il governo italiano prese possesso dell'intera Eritrea e di una parte della Somalia, cioè due delle regioni più povere e improduttive al mondo, ora come allora


- Nel 1895 tentò la conquista dell'Abissinia (oggi Etiopia), l'unico territorio libero della regione. La guerra si concluse l'anno dopo con la devastante sconfitta di Adua, dove oltre 7000 soldati italiani morirono in battaglia, abbandonati a se stessi dagli ufficiali


- Nel 1912 fu avviata la guerra contro la Turchia per il possesso della Libia: ufficialmente fu un successo, ma in realtà fu conquistata solo la costa, l'interno del paese rimase dominio delle tribù locali ribelli. Inoltre non si sapeva nulla del petrolio: all'epoca il paese africano era definito "uno scatolone di sabbia", che non produceva niente di utile


- Dopo la Prima Guerra Mondiale fu avviata la riconquista dell'entroterra libico: le truppe italiane si macchiarono di crimini orribili, anche contro i civili (furono rinchiusi in grossi campi di concentramento e morirono a migliaia) che indignarono mezzo mondo


- Nel 1935 Mussolini volle vendicare la batosta di Adua invadendo nuovamente l'Etiopia: pur di assicurarsi la vittoria sul campo, gli italiani usarono le armi chimiche già allora proibite. La guerra fu effettivamente vinta nel 1936, ma da allora l'Etiopia fu attraversata da una feroce guerriglia contro gli italiani. L'impresa coloniale fu una voragine per le casse dello Stato, inoltre causò l'avvicinamento politico tra Mussolini e Hitler, con tutto quello che ne seguì


- Infine nel 1939 fu occupata l'Albania, per bilanciare lo strapotere della Germania in Europa


Tutte le conquiste coloniali italiane furono perse durante la Seconda Guerra Mondiale: come si è visto, esse ebbero in gran parte vita breve e soprattutto non portarono alcun beneficio materiale o politico di rilievo al Belpaese. 

Persino il petrolio in Libia fu scoperto solo negli anni Cinquanta del Novecento, quando il paese nordafricano era ormai indipendente da Roma.


Considerando tutto, forse era meglio se stavano a casa...


Fonte: HistoRick