Un imperatore imbarazzante

Nei suoi quasi 5 secoli di vita, l'Impero Romano ha visto alternarsi ogni genere di leader: sovrani forti, deboli, giusti, crudeli e qualche altro personaggio decisamente fuori dalle righe. In quest'ultima categoria rientra Marco Aurelio Antonino Augusto, meglio noto come Eliogabalo, terzo membro della dinastia dei Severi (un cognome decisamente poco azzeccato nel suo caso).

Vissuto tra il 203 e il 222 d.C., Eliogabalo salì al potere a 14 anni e le sue "gesta" fecero irritare Roma al punto che prima ancora di compiere 19 anni fu eliminato brutalmente e assieme a sua madre dalle proprie guardie, i famosi pretoriani. Come si era giunti a una fine tanto repentina?

Il giovane imperatore aveva effettivamente una serie di comportamenti (e di parenti) che gli alienarono ben presto le simpatie e gli appoggi necessari a sopravvivere in un posto pericoloso come i palazzi del potere romani:

• Eliogabalo era nipote di Giulia Mesa, potentissima matriarca della famiglia imperiale. La sua ascesa al trono fu dovuta principalmente agli intrighi della nonna, che fece assassinare l'imperatore Macrino (che l'aveva spedita in esilio con tutta la famiglia) e si assicurò l'appoggio di una legione di stanza in Gallia
• mentre era ancora esiliato in Siria, il giovane divenne sacerdote di una divinità locale legata al sole, El-gabal. Anni e anni di culti e riti orientali influirono pesantemente sul ragazzo, che adottò uno stile e un atteggiamento ben poco "romano" e fin troppo orientaleggiante/effeminato
• quando divenne imperatore, Eliogabalo portò con sé a Roma il suo culto siriano, latinizzandolo con il nome di Sol Invictus e cercando di fare di esso il nuovo culto ufficiale dello Stato, rimpiazzando i vecchi dei romani (Giove, Giunone, Apollo ecc.): a questo punto più di qualcuno nella Città Eterna iniziò a storcere il naso
• in ambito privato, il nuovo imperatore diede ampia prova di essere un pozzo senza fondo di desideri più o meno immondi: per avere una discendenza divina, Eliogabalo cambiò 5 mogli: cosa gravissima, una di esse era una vergine vestale, cioè una sacerdotessa della dea Vesta (erano celebri perché vigilavano sulla fiamma del loro tempio e se una di loro trasgrediva il voto di castità finiva murata viva). Oltre alle mogli, il depravato Eliogabalo ebbe anche due mariti e nel rapporto di coppia due era lui a fare la parte passiva (cosa gravissima dal punto di vista dei romani), infine pare che frequentasse i lupanari e vi si prostituisse, truccato per sembrare una femmina
• in ambito politico non combinò quasi niente (passava il tempo tra riti religiosi, banchetti con cibi esotici e avventure imbarazzanti), quindi il potere era in mano alla madre e alla nonna, che giunsero addirittura a presenziare le sedute del Senato (non era mai successo prima e non sarebbe mai successo dopo)
• infine, tutti i lussi orientali che aveva portato dalla Siria vennero disprezzati pesantemente dai romani, ancora abituati a uomini di potere più virili e controllati e soprattutto meno decadenti e indecenti del ragazzo venuto dall'est

Alla fine tutti questi fattori portarono alla caduta e all'omicidio del giovane imperatore: dopo che egli tentò di far fuori il proprio cugino (nonché suo successore) Alessandro Severo, i pretoriani andarono all'attacco, catturando Eliogabalo, decapitandolo e scaricandone il cadavere nel Tevere, seguito a ruota dalla madre Giulia Soemia.

Come accaduto per altri imperatori disgraziati (es. Nerone, Domiziano e Commodo), anche Eliogabalo fu colpito dalla Damnatio Memoriae: il suo nome fu cancellato da monumenti e documenti, mentre le sue statue furono demolite o riciclate per altri personaggi, mentre sul suo conto iniziò una campagna diffamatoria che tra alti e bassi è proseguita fino a circa un secolo fa (una delle voci più eclatanti fu quella per cui Eliogabalo avrebbe offerto metà impero al medico che sarebbe riuscito a trasformarlo in un ermafrodito).

Effettivamente, con un tipo come lui si potrebbe credere quasi qualsiasi cosa…

Fonte: HistoRIck