Storia & Antichità
Un grande oltraggio
Cosa fu lo schiaffo di Anagni?
Nel Medioevo i contrasti tra i potenti erano all'ordine del giorno e spesso sfociarono in guerre distruttive. Ma oltre alle guerre ci sono stati anche degli episodi che per un motivo o per l'altro sono ormai entrati nella leggenda e uno di essi è lo schiaffo di Anagni del 1303.
All'epoca lo scontro era tra il potere temporale del re francese Filippo il Bello e il potere spirituale del papa Bonifacio VIII: entrambi gli uomini volevano stabilire la propria supremazia a tutti i costi, ovviamente a spese del rivale.
Nel 1303 la situazione divenne critica: Filippo mise in scena un processo-farsa al Louvre ai danni del papa, il quale per tutta risposta scomunicò il re francese.
Non l'avesse mai fatto: Filippo IV ordinò al suo consigliere/braccio destro Noiret di "fare visita" al pontefice. Noiret si unì alle forze del nobile romano Giacomo Colonna e fece irruzione al Anagni, città del Lazio dove si trovavano il papa e suo nipote Pietro Caetani.
Tra l'altro, l'irruzione avvenne con successo grazie al tradimento della popolazione locale che non oppose resistenza all'arrivo delle truppe in città e gli permise di espugnare il palazzo del papa, il quale cadde prigioniero dei Colonna.
Una volta catturato, Bonifacio VIII fu sottoposto a mille angherie e privazioni tipiche dell'epoca (ma non per un uomo di potere): fu in questo contesto che partì lo schiaffo, pare ad opera del condottiero italiano, ai danni del pontefice.
Tuttavia lo schiaffo potrebbe non essere stato reale, bensì metaforico: la sberla in questo caso sarebbe solo una rappresentazione del duro trattamento riservato al papa, scandaloso e assolutamente inaudito per l'epoca.
Bonifacio VIII comunque non restò prigioniero a lungo: dopo solo 2 giorni gli abitanti di Anagni lo liberarono e gli permisero di tornare a Roma, sfortunatamente ci rimase secco un mese dopo e per i successivi 70 anni furono i francesi a dettare legge sul papato.
Alla luce di tutti gli intrighi dell'epoca, inclusi quelli del Papato, chissà se quello schiaffo se l'è meritato, sotto sotto...
Fonte: HistoRick