Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un gioiello scandaloso

2018-11-26 23:54:07

Cosa succede quando si coinvolgono in una maxi-truffa regine, cardinali e un gioiello dal valore astronomico?

Negli anni Ottanta del Settecento la Francia fu scossa da un fatto di cronaca: lo Scandalo della Collana (Affaire du Collier). Cosa è successo davvero?

Nel Settecento due famosi gioiellieri di Parigi, Bohmer e Bassenge, crearono una favolosa collana di diamanti dal costo proibitivo, pari al valore di mezza tonnellata d'oro. I due provarono a vendere il monile a re, regine e concubine reali, ma non ci riuscirono mai a causa del prezzo esorbitante. Negli stessi anni, alla corte di Versailles, il cardinale di Rohan cadde in disgrazia a causa dell'inimicizia con la regina Maria Antonietta (la stessa che la Rivoluzione avrebbe decapitato, un decennio dopo).

Nel 1784 la squattrinata contessa Jeanne de la Motte de Valois elaborò un complicato piano assieme al marito e altri complici per diventare ricca: avvicinò il cardinale raccontandogli di essere parte dell'entourage della regina e convincendolo a comprare la collana per conto della sovrana.

Allora iniziò un (ovviamente falso) scambio di lettere tra il cardinale e la regina, che convinse il porporato che la sovrana si fosse addirittura innamorata di lui. Il cardinale nel frattempo si fece spillare un sacco di soldi dalla contessa, che lo aveva convinto di ritirare il denaro sempre per conto della regina, la quale a sua volta usava i soldi per opere di carità.

Tutto questo convinse il cardinale di essere rientrato nelle grazie di Maria Antonietta, così la contessa passò alla fase successiva della truffa: combinò per il prelato un incontro al chiaro di luna con la regina nei giardini della reggia di Versailles. Ovviamente la donna che il cardinale intravide non era la sovrana, ma una volgare meretrice parigina, pagata dalla contessa per fingersi Maria Antonietta!

Allora il cardinale si precipitò dai gioiellieri e comprò la costosissima collana: il monile finì subito a Londra grazie al conte de la Motte, che lo fece smontare e vendette i singoli gioielli che lo componevano.

Poco dopo i gioiellieri si presentarono dalla regina e tutta la faccenda venne fuori, assieme al coinvolgimento del cardinale credulone: la polizia si mosse e arrestò il porporato, la contessa, la falsa regina e altri complici, tra cui il mago siciliano Giuseppe Balsamo (il cosiddetto "conte di Cagliostro", uno dei più famosi ciarlatani del Settecento).

Il caso finì davanti al Parlamento di Parigi: il cardinale fu assolto assieme alla prostituta che si era finta la regina, la contessa truffatrice fu condannata a varie punizioni corporali e al carcere, infine Cagliostro fu scarcerato per assenza di prove. L'unico a scamparla fu il marito della contessa, fuggito a Londra per smontare e vendere la collana: il conte de la Motte fu condannato in contumacia, ma essendo in Inghilterra non fu mai toccato dall giustizia francese.

In ogni caso, lo scandalo della collana fu l'ennesima grave macchia sulla reputazione della monarchia francese. In particolare la somma sborsata per la collana strideva con le condizioni di vita dei 28 milioni di francesi che all'epoca vivevano in condizioni di miseria pressochè totale.

Chissà oggi cosa accadrebbe...

Fonte: HistoRick