Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un discorso fatale

2020-07-22 01:18:13

Dire (o non dire) la cosa giusta può fare una grande differenza per qualcuno...

Dal 1793 al 1794 la Francia rivoluzionaria ebbe un periodo assai turbolento noto come Terrore, in cui furono mandate a morte migliaia di persone sospettate di essere contro la Rivoluzione, spesso senza alcuna prova concreta.


Il Terrore è legato indissolubilmente a un organo politico, il Comitato di Salute Pubblica, presieduto dal celebre rivoluzionario Maximilien de Robespierre, un ex avvocato passato alla politica. 

Il Comitato in un anno emanò leggi straordinarie con cui ordinò l'esecuzione di  oltre 30.000 persone in tutta la Francia: tra essi c'erano personaggi di primo piano, dalla ex regina Maria Antonietta allo scienziato Antoine Lavoisier.


Storicamente, le responsabilità di Robespierre nel Terrore non sono perfettamente definite, tuttavia al pari dei suoi confratelli rivoluzionari Danton e Marat non visse abbastanza da vedere cambiamenti: a causa del crescente malcontento popolare il Comitato di Salute Pubblica iniziò a tramare al proprio interno per far fuori il capo.

Fu così che iniziò una campagna diffamatoria degna dei mass-media odierni: sul conto di Robespierre volarono le voci peggiori, come l'accusa di essere un seguace della monarchia (nonostante avesse fatto fuori la regina) e di volerla restaurare nel paese.


L'ex avvocato non si mostrò in pubblico per giorni, quindi apparve dinnanzi alla Convenzione Nazionale (il parlamento rivoluzionario) e tenne un lungo discorso sulla necessità di rinnovare le istituzioni e "purgare" il Comitato di Salute Pubblica da una serie di elementi nocivi: purtroppo per lui, Robespierre non fece nomi e questo fu la sua rovina. Il suo discorso generico/ambiguo infatti poteva sottintendere qualsiasi cosa e questo scatenò la paura nei membri della Convenzione, che temevano di essere i prossimi a finire sul patibolo.


Il giorno successivo al discorso di Robespierre, il 27 luglio / 9 termidoro, l'ex avvocato fu arrestato nel palazzo della Convenzione assieme a un gruppo di suoi sostenitori, poco dopo fu processato e giustiziato con la ghigliottina: morto lui, scomparve anche il Terrore e la Rivoluzione prese un'altra piega.


Resta interessante osservare come il discorso del potente uomo gli abbia accorciato la vita: nel clima di sospetto e tradimento dell'epoca, l'assenza di nomi nel discorso di Robespierre ha convinto i congiurati ad accelerare i tempi e far fuori il leader il prima possibile.

Chissà se lo facessero anche i politici di oggi?


Fonte: HistoRick