Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Spazzati via

2019-04-08 00:33:16

Cosa fare se si teme che il proprio potere tirannico sia minacciato da altre persone? Eliminarle fisicamente, ovvio!

Nel 1934 a Mosca il dirigente del Partito Comunista Sergei Kirov fu assassinato da Leonid Nikolaev, un giovane appartenente a una corrente del partito diversa da quella di Nikolaev (e di Stalin). La cosa non passò inosservata e due anni dopo in Unione Sovietica cominciò un periodo di terrore pluriennale che prese il nome di Grandi Purghe: dal 1936 al 1939 migliaia di persone furono arrestate, processate e condannate (quasi sempre a morte) grazie al lavoro di Nikolaj Ezov, capo della polizia politica NKVD. Gli arresti e le condanne proseguirono in realtà anche dopo la guerra e cessarono solo nel 1953 con la morte di Stalin: si calcola che abbiano causato circa 800.000 morti!

A confessare colpe inesistenti e finire di conseguenza al patibolo furono membri del Partito Comunista, in particolare i membri della vecchia guardia, cioè i bolscevichi che avevano fatto la Rivoluzione d'Ottobre e vinto la Guerra Civile: personaggi di primo piano come Bucharin, Zinov'ev, Kamenev, Smirnov, Radek e Trotsky (storico rivale di Stalin), all'epoca già scappato all'estero.

Un altro processo, segreto e non meno importante, fu quello che coinvolse i militari dell'Armata Rossa: in due anni di processi l'URSS perse molti ufficiali di altissimo livello, compresi 3 marescialli (massimo grado dell'esercito), tutti gli 8 ammiragli e il 90% dei comandanti di corpo d'armata che aveva, ritrovandosi alla fine con 35.000 ufficiali in meno di prima. Ovviamente questa voragine politico/militare non giocò a favore dell'URSS quando Hitler bussò alla sua porta nel 1941, ma all'epoca forse non si aspettavano di venire invasi.

In ogni caso dietro i processi-farsa e l'epurazione di mezzo Partito Comunista sovietico (nonché di molti comunisti stranieri scappati a Mosca dalle persecuzioni anticomuniste dei loro paesi d'origine, Italia inclusa) c'erano Stalin e i suoi alleati come Berija, che hanno così aumentato enormemente il loro potere installando i loro tirapiedi nei posti lasciati vuoti dai condannati.

Una cosa curiosa del processo ai militari sono le prove usate contro di loro in tribunale: pare che i documenti incriminanti fossero stati prodotti apposta nientedimeno che dalla Germania nazista e nello specifico dal reparto di spionaggio delle SS, all'epoca guidato da un simpatico personaggio di nome Reinhard Heydrich, più tardi noto con il soprannome "il boia di Praga"...


Fonte: HistoRick