Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Scemi di guerra

2020-11-23 00:14:09

Cos'era il Progetto 100.000?


Nel 1964 il presidente americano Lyndon Johnson lanciò la Guerra alla Povertà (War on Poverty), con cui il governo federale cercò di migliorare le condizioni di vita delle fasce più basse della popolazione: in particolare il governo cercò di dare lavoro agli individui più poveri e senza istruzione per permettergli di avere una vita più dignitosa.

Nello stesso periodo gli USA iniziarono a combattere la Guerra del Vietnam, registrando nel giro di due anni sempre più morti senza raggiungere la vittoria tanto attesa. Ben presto il governo si accorse che i soli volontari non bastavano per coprire il fabbisogno delle Forze Armate, così fu introdotta la coscrizione: molti giovani americani ovviamente non volevano andare in guerra e fecero di tutto per evitare la chiamata alle armi, al punto di scappare oltreconfine in Canada o Messico.

Di fronte a tutti questi problemi, nel 1966 il Segretario della Difesa Robert McNamara ebbe un'idea: abbassare gli standard psico-fisici per l'arruolamento dei militari, sia volontari che coscritti. In breve fu varato il Progetto 100.000, con cui furono arruolati tra i 320.000 e i 354.000 soldati con deficit fisici o mentali: gran parte di loro fu assegnata all'Esercito, mentre quantità limitate finirono in Marina, Aeronautica e nei Marines. I poveretti furono sottoposti allo stesso addestramento delle reclute normali, quindi vennero mandati in Vietnam.

Laggiù tutti quanti vissero l'inferno e moltissimi di loro non sopravvissero, oppure restarono traumatizzati da quanto sperimentarono: chiamati con disprezzo "gli idioti di McNamara" dagli altri militari, diversi membri del Progetto disertarono, scapparono o impazzirono (giungendo a fare cose orribili contro la popolazione locale) infine più di qualcuno si suicidò. Anche per chi riuscì a tornare a casa, le cose non furono affatto facili: gran parte dei reduci e veterani soffrì di depressione e shock, molti di essi non riuscirono a trovare lavoro né a crearsi una famiglia, scivolando in un vortice auto-distruttivo.

Nonostante i ripetuti ed evidenti errori, il progetto voluto da McNamara rimase attivo fino al 1971, quando in Vietnam si combatteva sempre di meno (gli USA se ne andarono pochi anni dopo) e la guerra era ormai data per persa.

Il Progetto 100.000 fu un fiasco totale, che drenò risorse e rovinò per sempre la vita a decine di migliaia di uomini. Ciò fu dovuto ad alcuni bizzarri ragionamenti messi in atto dall'élite politica e da McNamara in particolare: il potente politico infatti guardava alla guerra come a una questione di quantità e non di qualità. Nello specifico quello credeva che i soldati fossero tutti uguali finché avevano lo stesso addestramento ed equipaggiamento: prendendone molti (anche se stupidi) e buttandoli in battaglia l'aritmetica della guerra avrebbe portato gli USA più vicini alla vittoria. Oggi questo genere di ragionamento farebbe dubitare della sanità mentale di chi lo propone, ma negli anni Sessanta venne in qualche modo accettato, dato che usciva dalla bocca di un ministro.

Tuttavia le motivazioni dietro il folle esperimento di McNamara potrebbero essere altre: secondo alcuni il Segretario alla Difesa volle fornire ai militari carne da cannone proveniente dalle classi povere per evitare di dover mandare in Vietnam i giovani di buona famiglia che erano entrati nella Guardia Nazionale. Effettivamente la Guardia Nazionale non andò mai in Vietnam a combattere la guerra, ma fu sempre tenuta in America, lontana dalla battaglia: proprio per questo i figli dei ricchi e dei potenti (tra cui alcuni presidenti e politici americani di oggi) fecero carte false pur di entrarci ed evitare così di finire in prima linea.

Nonostante il fallimento totale del Programma 100.000, i militari USA hanno proposto di fare qualcosa di simile durante la Guerra in Iraq del 2003: anche allora c'era scarsità di volontari… 

Fonte: HistoRick