Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Scalata al vertice

2022-05-15 21:30:00

Come fece una schiava a diventare la donna più potente dell'Impero Ottomano?

Nel corso della Storia ci sono stati numerosi casi di persone che hanno raggiunto i vertici del potere nonostante le loro origini fossero più che umili. Una di queste persone è senza dubbio una ragazza originaria dell'Europa Orientale di nome Alexandra, che nel XVI secolo riuscì a passare dallo status di schiava a quello di moglie del sultano Solimano il Magnifico, uno degli uomini più potenti del secolo. Come fu possibile?

Per capire le ragioni della sua incredibile ascesa bisogna osservare la sua vita e soprattutto il luogo in cui ne ha passato la maggior parte, il celebre harem imperiale presso il Palazzo Topkapi a Costantinopoli (oggi Istanbul).

Figlia di un sacerdote ortodosso, Alexandra fu rapita da adolescente durante una delle numerose scorrerie che i Tartari di Crimea compivano all'epoca, successivamente fu ceduta ai mercanti di schiavi genovesi e inviata a Costantinopoli, dove entrò ufficialmente nel palazzo imperiale come una tra le decine di concubine dell'harem.

Il suddetto harem era un mondo chiuso ed ostile, l'equivalente di un vespaio: al suo interno vi erano quasi esclusivamente donne e molte di loro erano in competizione per accedere al letto del sultano, nella speranza di restare incinte e dare alla luce l'erede al trono, su cui avrebbero avuto un'enorme influenza (la madre del sultano in carica faceva il bello e il cattivo tempo dentro l'harem e spesso si occupava anche di politica).

In breve Alexandra imparò a destreggiarsi e si fece strada nella gerarchia interna dell'harem fino a diventare la concubina preferita del sultano Solimano, spodestando la precedente favorita, una certa Mahidevran, che aveva persino dato un figlio al sovrano: ironia della sorte, anche lei era stata venduta dai Tartari e spedita a Costantinopoli come regalo per il sultano, al pari di Alexandra!

Una volta divenuta la favorita di Solimano, Alexandra si rivelò incredibilmente abile: non solo riuscì a tenere a bada le concorrenti, ma diede al sultano ben sei figli! Questo contrastava con la prassi dell'epoca, per cui solitamente i sultani facevano un solo figlio con ogni donna.

Oltre a quello, Alexandra (che cambiò il nome in Hurrem) divenne a tutti gli effetti la moglie del sultano, scandalizzando l'intera corte: i matrimoni tra sultani e concubine, pur non essendo proibiti dalla legge, erano estremamente rari (quello di Solimano fu probabilmente il secondo caso nella storia ottomana).

La scelta di Solimano di sposare Hurrem fu comunque azzeccata: durante le sue numerose campagne militari, il sultano delegò alla moglie la gestione degli affari di Stato (lei rimaneva a palazzo, nell'harem) e la sfruttò per mantenere contatti diplomatici con gli altri sovrani dell'epoca, inviando lettere e doni fatti a mano, come i suoi ricami, alle corti straniere.

Hurrem fu anche una grande mecenate: negli anni del suo regno fece costruire numerose opere pubbliche, oltre a un intero quartiere di Costantinopoli, mentre ottenne dal marito che i mercati di schiavi della città venissero chiusi, forse in ricordo di quando lei stessa ci era transitata.

Oggigiorno la sua figura, per quanto famosissima, è un po' controversa in Turchia: Alexadra/Hurrem nel corso della sua vita violò una quantità enorme di norme e tradizioni di corte, uscendone sempre indenne grazie alla sua abilità e intelligenza e all'amore che il sultano provava nei suoi confronti. A quanto sembra, qualcuno all'epoca si spinse a teorizzare che lei in realtà fosse una maga e avesse stregato il sovrano con un incantesimo d'amore!

Che dire, l'invidia è una brutta bestia…


Fonte: HistoRick

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