Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Radiazioni per tutti!

2022-07-24 20:00:00

Perché agli inizi del Novecento vennero messi in vendita dei prodotti radioattivi?

La parola "radioattivo" oggi evoca quasi solo brutti pensieri: bombe atomiche, centrali nucleari in avaria, malattie che devastano l'organismo e molto altro ancora. Ma non è stato sempre così: un secolo fa il rapporto tra le persone e la radioattività era ben diverso! Come mai?

Agli inizi del Novecento le radiazioni erano una scoperta recente e la comunità scientifica non aveva le idee molto chiare su cosa facessero: alcuni ricercatori che esaminarono le acque delle sorgenti termali scoprirono che presentavano bassi livelli di radioattività. Ovviamente fecero 2+2 e giunsero alla conclusione che gli effetti benefici delle acque termali fossero il risultato della suddetta.

Da lì la notizia giunse all'industria, che negli anni Venti, per soddisfare le aspettative del pubblico, iniziò a proporre una serie di dispositivi per la persona contenenti radio, l'elemento chimico da cui deriva il termine "radioattività": sul mercato vennero immessi cosmetici, dentifrici, creme e addirittura bollitori per l'acqua contenenti il pericoloso materiale. Uno degli articoli più bizzarri fu una speciale tavoletta che andava applicata al corpo, in prossimità degli organi che si voleva curare!

Ovviamente questi prodotti non erano esattamente i più salutari del mondo: ben presto le persone che li utilizzavano iniziarono a mostrare sintomi di avvelenamento: ossa che marcivano, denti che cascavano in sequenza e molto altro. Finché ad ammalarsi e morire erano persone povere al grande pubblico non sembrò interessare molto, ma nel 1932 a rimanerci secco fu un membro dell'alta società USA di nome Eben Byers: in soli due anni aveva consumato 1400 boccette di prodotti radioattivi, che annientarono dall'interno il suo corpo riducendolo in condizioni pietose.

Morto tra dolori atroci, l'autopsia rivelò i danni delle radiazioni e fu l'inizio della fine: i prodotti radioattivi vennero gradualmente ritirati dal mercato e le vendite cessarono del tutto dopo la distruzione atomica di Hiroshima e Nagasaki nel 1945, che cementò nell'opinione pubblica la consapevolezza che con le radiazioni non si poteva più scherzare.

Non è un caso se le boccette di prodotti radioattivi sopravvissute fino ad oggi sono ancora considerate un pericolo…


Fonte: HistoRick

117