Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Quando il marito non c'è...

2020-08-13 23:23:27

Chi erano i cicisbei del Settecento?

Nell'Europa del Settecento i matrimoni tra i nobili erano sempre combinati tra le varie famiglie, di conseguenza i nobiluomini e le nobildonne dell'epoca non potevano provare amore (come lo intendiamo oggi) verso il proprio coniuge. 

Dato che all'epoca vigeva in materia di fedeltà il sistema "due pesi/due misure", gli uomini facevano quello che volevano (andare a donne) praticamente alla luce del sole, mentre le donne dovevano sopportare in silenzio, oppure cercasi un "amico" con una segretezza degna della CIA.

Nelle città italiane del XVIII secolo però sorse una figura che stupì il resto del continente: il cicisbeo, anche detto "cavalier servente".


Si trattava di un giovane nobiluomo che assisteva una nobildonna sposata in assenza del legittimo consorte: egli la accompagnava fuori casa per le occasioni mondane, la introduceva all'alta società facendo le presentazioni ai salotti nobiliari o a teatro e le dava una mano anche nelle faccende private o delicate, come la corrispondenza e la pulizia personale. 

La figura del cicisbeo pare fosse indispensabile per tutte le donne d'alto rango (chi non ne aveva uno era una povera disgraziata), dato che spesso serviva a tenere alla larga dalle signore i vari "mosconi" (ammiratori/innamorati troppo focosi) e la proteggeva durante gli spostamenti. 


Di conseguenza già nei contratti matrimoniali era previsto che la moglie avesse un cicisbeo e a volte era il marito a cercare di imporne uno alla sposa, ma questo intento spesso falliva: la moglie infatti aveva il potere di scegliere chi più la aggradava come accompagnatore e in ogni caso nessun marito nobiliare avrebbe fatto scenate di gelosia (per la propria moglie). 

Una conseguenza di questo è che spesso i cicisbei vennero presi di mira dai pettegolezzi e indicati come probabili amanti delle dame che servivano: per parecchi probabilmente era vero, ma la maggior parte cercava di non oltrepassare certi limiti.


Di cicisbei nell'Italia del Settecento ce n'erano moltissimi, a causa di uno sfortunato incrocio tra il numero di nascite e la politica ereditaria in voga all'epoca: i nobili mettevano al mondo tanti figli ma solo il primo ereditava il patrimonio paterno, quindi gli altri dovevano arrangiarsi come potevano e "farsi da sé" in qualche modo (sempre però adatto al loro rango).

Chissà se quelli esistessero oggi quanto durerebbero verticali...


Fonte: HistoRick