Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Mummie in vendita! Diffidate delle imitazioni!

2020-09-29 21:38:10

Nell'Ottocento la mania per l'Egitto raggiunse livelli preoccupanti...

Tra il primo Ottocento e la Prima Guerra Mondiale i ricchi europei andavano matti per l'Antico Egitto: grazie all'impresa di Napoleone (1798) infatti si era acceso nel continente un forte interesse per quella regione, la sua storia e soprattutto i suoi preziosi reperti.


In particolare le mummie degli antichi egizi erano i pezzi forti: nell'Ottocento divenne di moda possedere una mummia e tutti quelli dotati di ricchezze erano disposti a pagare delle fortune per possederne una in casa, da esibire agli amici. Purtroppo questo causò la crescita smisurata del mercato nero: l'Egitto si riempì di tombaroli che andarono a scovare e profanare le tombe di re, sacerdoti e nobili, causando gravissimi danni al patrimonio storico pur di far cassa.


Ad un certo punto le tombe da saccheggiare finirono e per non perdere il lucroso mercato europeo gli egiziani si dedicarono alla vecchia arte della contraffazione: dato che i morti antichi erano finiti, alcuni intraprendenti andarono a disseppellire quelli recenti dai cimiteri e mummificarono più o meno alla carlona i cadaveri, per poi rivenderli agli europei (i quali spesso non erano in grado di capire la fregatura).


Fu così che nei salotti dei palazzi europei finirono esposte un sacco di persone che di antico avevano assai poco: criminali giustiziati, vecchi, malati e assassinati furono trasformati in mummie e rivenduti a peso d'oro all'alta società europea. 

Si giunse addirittura a scene surreali: ad un certo punto per le strade dell'Egitto ottocentesco apparvero i venditori ambulanti di mummie (quasi tutte contraffatte), in cerca di ricchi turisti europei a cui rifilarle! C'è da dire che tutto questo ricorda molto i moderni "vu' cumprà", per quanto la mercanzia sia ovviamente diversa...


Per quanto riguarda gli europei, va detto che non si limitavano ad esibire le mummie ai party: alcuni geni pensarono bene di iniziare a togliere le bende davanti a tutti gli invitati, in modo da impressionarli con la vista di un morto di migliaia di anni (o pochi mesi, a seconda del caso). 

Altri ancora ebbero l'intuizione di polverizzare letteralmente le mummie e usarle per produrre pittura, medicinali o prodotti di bellezza: pare che la medicina dell'epoca considerasse normale l'uso di resti umani nella preparazione di farmaci e affini, anzi era una pratica diffusa da secoli!

Davanti a questi fatti risulta difficile stabilire chi fosse più fuori di testa, se gli acquirenti di mummie o i loro produttori...


Fonte: HistoRick