Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

La pietra dei falliti

2021-06-06 22:24:05

Perché oggi si dice che chi non ha più soldi "ha il c*lo per terra"?

Nell'antica Roma i soldi erano una cosa estremamente seria, specialmente nel caso dei prestiti: se un uomo contraeva un debito e non riusciva a ripagarlo (in quanto insolvente), la legge permetteva al creditore di farlo suo schiavo, venderlo, mutilarlo o addirittura ucciderlo.

Nel I secolo a.C., sotto Cesare, le cose cambiarono in meglio per i debitori insolventi: la vecchia legge fu abolita e ne fu promulgata una nuova, che evitava le cose peggiori come tortura e mutilazione ma lasciava comunque il segno al malcapitato. Nello specifico fu introdotta la Lapis Scandali, cioè la Pietra dello Scandalo: si trattava di una grossa pietra con il simbolo del leone posizionata sul Campidoglio, in un posto trafficato. Su di essa i falliti e gli insolventi dovevano lasciarsi cadere davanti a tutti i passanti, sbattendo il sedere per tre volte e ripetendo ad alta voce la frase "cedo bonis", cioè "svendo i miei beni".

Questa procedura pubblica era estremamente umiliante, per due motivi: innanzitutto i falliti, pur salvandosi dai creditori, diventavano dei reietti totali, ma soprattutto dovevano sottoporsi alla procedura con il sedere totalmente scoperto!

Da questa tradizione romana, durata in certe città italiane fino al Rinascimento, deriva l'espressione fiorentina "essere con il c*lo per terra", per indicare chi è in gravi difficoltà finanziarie.

Chissà come reagirebbero tutti i moderni falliti/morosi/insolventi se lo Stato resuscitasse questa pratica…


Fonte: HistoRick

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