Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

La maratona dei fenomeni

2022-03-27 20:00:00

Alle Olimpiadi del 1904 se ne sono viste di tutti i colori...

Oggigiorno le Olimpiadi sono probabilmente l'evento sportivo più importante del mondo: esse coinvolgono centinaia di atleti da ogni angolo del pianeta e muovono degli interessi politico-economici enormi. Data la loro solennità, ai giochi partecipano solamente gli atleti migliori di ogni nazione e ci sono misure di sicurezza e controllo molto stringenti per evitare che qualcuno bari, una su tutte i test antidoping.

Ma se oggi ai Giochi Olimpici partecipano le massime celebrità dello sport globale, nei primi anni del Novecento le cose erano molto diverse: gli atleti non avevano gli strumenti, gli sponsor e la professionalità di oggi (anche se il cuore non gli mancava).

Negli annali delle Olimpiadi, quelle di New Orleans del 1904 sono diventate famose per la qualità "diversamente eccelsa" degli atleti, in particolare i partecipanti della maratona di Saint Louis: essa contò 32 corridori e quello che fecero durante la competizione è a dir poco incredibile per gli standard di oggi.

Ecco alcuni dettagli:

  • il primo a tagliare il traguardo in realtà voleva ritirarsi dalla gara, quindi a metà del percorso salì sull'auto del suo allenatore per andarsene. Poco dopo si accorse che si trovava vicino al traguardo, quindi scese e si fece gli ultimi chilometri, risultando primo con un netto distacco. Sfortunatamente per lui, qualcuno che lo aveva visto salire e scendere dall'auto lo denunciò e fu squalificato
  • il secondo arrivato fu letteralmente trasportato attraverso il traguardo dai suoi assistenti, che lo avevano pure "dopato" con un mix di brandy, albume e altre sostanze chimiche. Il composto era talmente forte che il poveretto svenne subito dopo aver raggiunto il traguardo e fu rianimato dai medici negli spogliatoi
  • il quarto arrivato era un postino cubano di nome Felix Carjaval. La sua partecipazione fu degna di un film d'avventura: per arrivare negli USA fece una colletta correndo in giro per tutta Cuba, una volta arrivato perse tutti i soldi ai tavoli da gioco, quindi fu aiutato da altri atleti a raggiungere St. Louis e a sistemarsi. Dato che non aveva soldi dovette correre con dei vestiti normali trovati in giro, e infine durante la corsa decise di mangiare delle mele acerbe e si fece un pisolino di un'ora, che probabilmente gli costò la vittoria

A questi fenomeni si aggiunsero altri incidenti più o meno assurdi: un corridore venne inseguito da dei cani randagi e perse l'orientamento, un altro rischiò di morire per la polvere ingerita e un paio di corridori erano in realtà semplici studenti sudafricani che cercavano un modo di passare il tempo, infine la delegazione russa giunse con una settimana di ritardo a causa della differenza di calendario (i russi usavano ancora quello giuliano al posto di quello gregoriano in uso nel resto del mondo)!

Chissà come reagirebbe il pubblico se alle maratone moderne capitassero dei soggetti simili (o almeno le loro disavventure)… 


Fonte: HistoRick

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