Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

La fine di un mito

2020-10-04 21:16:11

Chiamarsi "Immortali" e morire come mosche non fa una buona pubblicità...

Nell'antichità tutti i maggiori regni avevano degli eserciti formidabili e molto spesso i loro sovrani erano circondati dalla loro guardia personale, composta dai militari più tosti e duri di tutte le armate. 

Nel caso dell'antico Impero Persiano il corpo d'élite era indubbiamente quello dei Compagni, che lo storico greco Erodoto (e il film "300") identifica come gli Immortali, composto da ben 10.000 uomini.


Come già detto, gli Immortali facevano la guardia al Gran Re tutto il tempo, accompagnandolo nelle spedizioni militari come la celebre invasione della Grecia del 480 a.C, la Seconda Guerra Persiana, inoltre il loro status gli permetteva di avere lussi enormi: quando andavano in guerra si portavano dietro mogli, servitori e concubine, in modo da non farsi mai mancare nulla.


Il loro nome derivava dal fatto che il loro numero non diminuiva mai, per nessun motivo: se un soldato veniva ucciso in battaglia, si faceva male o semplicemente si beccava qualche malattia per cui non poteva più combattere, allora veniva immediatamente rimpiazzato da un altro, mantenendo sempre il "numero tondo".


Gli Immortali diedero prova di sé sul campo di battaglia per secoli, ma un brutto giorno il loro nome fu messo a dura prova e il loro mito tramontò per sempre: nel 333 a.C. il condottiero macedone Alessandro Magno invase la Fenicia e si scontrò con l'armata persiana del Gran Re Dario III, la quale comprendeva i  famosi soldati d'élite. 

Nonostante lo svantaggio numerico (30.000 uomini contro oltre 100.000) Alessandro stravinse, uccidendo un terzo dei nemici in battaglia e i due terzi restanti durante la fuga disperata che ne seguì! 

Tra i caduti della battaglia (e della fuga) sfortunatamente si contarono anche i 10.000 Immortali: com'è intuibile, quel giorno il loro buon nome fu distrutto per sempre dalla potenza di Alessandro. Inoltre, scomparsi loro, tutto quando in Persia andò in malora: persi i suoi gorilla, Dario III morì 3 anni dopo e l'intero regno cadde sotto il dominio macedone.


Nel Novecento pare che il nome degli Immortali venne riutilizzato dallo Scià di Persia (quello esiliato dalla Rivoluzione Iraniana del 1979) per designare le sue guardie del corpo: purtroppo, come per il povero Dario III, anche a lui non servirono a molto...


Fonte: HistoRick