Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

La beffa del bunga-bunga

2020-03-09 00:40:12

Chi ingannò clamorosamente la marina britannica nel 1910?

Nei primi anni del Novecento la Gran Bretagna era uno dei paesi più ricchi e potenti al mondo e uno dei suoi vanti era la flotta militare, la Royal Navy, con cui dominava i mari di mezzo mondo. 

La marina varò nel 1905 la prima corazzata monocalibro al mondo, la HMS Dreadnought, che in breve divenne capostipite di una lunga serie di navi.


Un giorno di febbraio del 1910 la Dreadnought ricevette un telegramma dal Foreign Office, il ministero degli esteri inglese: una delegazione di potenti abissini avrebbe visitato la nave e dovevano prepararsi ad accoglierli con tutti gli onori. 

Così fu: gli ufficiali della nave accolsero alla stazione di Weymouth l'imperatore etiope Menelik e i dignitari del suo seguito, oltre a due membri del Foreign Office che facevano da guida e interpreti.


Una volta a bordo, gli africani parlarono tutto il tempo tra loro, in una lingua ovviamente incomprensibile per gli inglesi. Una delle espressioni più usate dai dignitari abissini fu "bunga-bunga", che indicava apprezzamento verso qualcosa.

Il gruppo passò la giornata a visitare la nave facendo esasperare i militari con varie richieste, poi a sera se ne andò via con il treno con cui era arrivato.


Qualche giorno dopo sulla stampa apparve un articolo tanto interessante quanto devastante: quella visita diplomatica era stata in realtà un gigantesco imbroglio!


Ad organizzare il tutto era stato un gruppo di giovani dell'alta società capeggiati da Horace de Vere Cole, ex militare e grande organizzatore di scherzi sin dai tempi dell'università.

Gli altri personaggi coinvolti erano:


- Anthony Buxton, scrittore


- Adrian Stephen, studente di legge


- Virginia Woolf (all'epoca Stephen), sorella di Adrian e scrittrice di successo


- Cecil Guy Ridley, magistrato


- Duncan Grant, pittore scozzese e membro del circolo di Virginia Woolf


Inutile dire che la beffa (organizzata ed eseguita magistralmente) ebbe un'eco enorme e causò un occhio nero alla reputazione della Royal Navy: essa inizialmente cercò di arrestare Cole e il suo circolo, ma dopo ci rinunciò per paura di aumentare ulteriormente lo scandalo. I giornali infatti parlarono di "bunga-bungle" (la seconda parola significa "pasticcio") e riversarono fiumi di inchiostro (e risate) sulla marina.


I maschi del gruppo furono quindi puniti alla maniera dei college inglesi: vennero letteralmente bacchettati sul sedere dagli ufficiali della marina, anche se pare che quelli non ci misero impegno.

A ben vedere, anche il termine bunga-bunga ha avuto una sua storia, specialmente in Italia...


Fonte: HistoRick