Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Io sbaglio, tu paghi!

2020-09-27 21:54:04

Chi era il "menino" alla corte di Spagna (e non solo)?

La Corte di Spagna nei secoli passati era celebre per la rigidità del suo cerimoniale e anche per la presenza di alcune figure particolari. 


Una di queste figure era quella del cosiddetto "menino" e aveva scopi educativi: si trattava di un ragazzino del popolo scelto per affiancare il principe (figlio del re) da bambino, una sorta di gemello imposto. I due ragazzini spesso erano coetanei e passavano tutto il tempo assieme, condividendo giochi e doveri.

Il menino però aveva un destino assai doloroso: siccome i principi essendo di sangue reale non si potevano picchiare o anche solo toccare, il piccolo popolano era la vittima designata delle punizioni, fisiche e non, impartite dagli educatori di Corte. In poche parole, ogni volta che il principe ne combinava una, era il menino che si beccava la punizione, che andava dalle ramanzine alle sberle alle frustate!


Questo mostruoso trattamento serviva ad insegnare ai piccoli principi che, una volta sul trono, le conseguenze dei loro errori sarebbero state pagate dagli altri (il popolo), spesso e volentieri totalmente innocenti: in questo modo gli educatori di Corte erano convinti di impartire ai futuri re una lezione sulle proprie responsabilità che quelli non avrebbero mai dimenticato, una volta avuta la corona in testa.


La figura del menino non rimase confinata in Spagna, ma nel Settecento approdò anche a Napoli (il cui re era un Borbone, quindi figlio del re di Spagna): un celebre menino fu Gennaro Rivelli, amico e compagno di scorribande del re Ferdinando IV (1751 - 1825).

Chissà se da qualche parte si fa ancora oggi qualcosa del genere?


Fonte: HistoRick