Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il samurai nero

2020-07-12 22:52:00

In che modo uno schiavo africano è diventato un samurai nel Giappone del Cinquecento?

Il Giappone è stato a lungo accusato di essere uno dei paesi più razzisti al mondo: per secoli i giapponesi hanno guardato storto gli altri popoli, preferendo vivere nell'isolamento della loro isola. Eppure nel Giappone del XVI secolo è circolato un personaggio che nessuno si sarebbe immaginato: un samurai di colore!


L'uomo in questione si chiamava Yusufe e proveniva dall'attuale Angola, che nel Cinquecento era una colonia del Portogallo (e lo fu fino al 1975): i portoghesi lo catturarono e resero schiavo.

In tale veste Yusufe accompagnò il gesuita italiano Alessandro Valignano in Giappone, dove catturò l'attenzione di un potente locale di nome Oda Nobunaga.


Quello fu il punto di svolta: Nobunaga rimase molto impressionato dalla statura dell'uomo e dal colore della sua pelle (era uno dei primi africani a sbarcare in Giappone) e a tal proposito pare che lo fece lavare più volte per capire se era coperto d'inchiostro!


Successivamente il potente nipponico mise alla prova lo schiavo, rendendosi conto delle sue doti di soldato. 

A quel punto Yusufe venne liberato, ribattezzato Yasuke ed elevato ufficialmente al rango di samurai, con il diritto di portare la celebre katana. 

Era una cosa inaudita per l'epoca, ma Nobunaga aveva abbastanza potere per mettere a tacere qualsiasi critica e gli altri dovettero accettarlo.


Come samurai, Yasuke seguì il suo benefattore e combatté al suo fianco per tre anni, poi un brutto giorno Nobunaga fu tradito dal proprio generale Akechi Mitsuhide: Yasuke scappò dagli uomini del traditore assieme al figlio del suo ex capo, cercando di raggiungere la salvezza.


Purtroppo per lui, venne catturato poco dopo: Mitsuhide, carico di disprezzo verso il nero, lo consegnò agli antichi padroni (i gesuiti),  condannandolo di nuovo alla vecchia servitù e calando così il sipario sulla sua figura.

Almeno il poveretto ha vissuto libero qualche anno...


Fonte: HistoRick