Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il primo navigatore

2021-12-12 21:00:00

Pensavate che i navigatori per le auto fossero un'invenzione recente?

Da anni siamo abituati ad avere il navigatore satellitare ovunque, dall'automobile al nostro smartphone: questo portentoso strumento che ha rimpiazzato le vecchie carte stradali ci permette di spegnere il cervello e partire per lunghi viaggi senza doverci preoccupare troppo della strada da percorrere, perché la indica lui di volta in volta.

Dal punto di vista storico, verrebbe da pensare che i navigatori siano apparsi appena negli anni Novanta grazie alla generosità degli USA (il GPS è controllato da loro ancora oggi), ma ciò non corrisponde proprio a verità: il primo navigatore per automobile apparve addirittura negli anni Trenta e soprattutto fu un'invenzione nostrana!

L'apparecchio in questione si chiamava Iter Avto: sviluppato in Italia intorno al 1930, riprendeva concettualmente un dispositivo sviluppato dal meccanico americano John J. Bovy nel 1921 ed era abbastanza simile (esteticamente) ai dispositivi più moderni, nel senso che era montato sul cruscotto dell'auto e mostrava una carta stradale che veniva aggiornata costantemente. Essa era montata su due rulli e collegata al tachimetro del veicolo, in modo da srotolarsi in base alla velocità dell'auto.

Ovviamente il sistema lasciava molto spazio per errori umani (ogni minima sosta o deviazione dal percorso imponevano di scollegare il dispositivo), ma per l'epoca era assolutamente rivoluzionario.

Presentato alla fiera di Milano del 1932, l'Iter Avto non ebbe tuttavia un grande successo commerciale: all'epoca in Italia solo l'élite poteva permettersi il lusso di un'automobile, mentre la maggior parte della popolazione girava a piedi o al massimo in bicicletta.

E pensare che oggi abbiamo i navigatori anche negli smartwatch…


Fonte: HistoRick