Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il carabiniere dittatore

2020-08-25 22:25:31

Quale militare dell'Arma fece carriera in politica (in un altro paese)?

Durante la Guerra Fredda nel continente africano si sono visti parecchi dittatori, tutti crudeli e sanguinari. Uno di essi però era particolare, in quanto "amico" dell'Italia, lo stesso paese che aveva servito come membro delle forze dell'ordine: di chi si trattava?


Dal 1889 al 1941 la Somalia fu controllata da tre paesi europei: Italia, Regno Unito e Francia. Tra essi, l'Italia era quello che controllava la parte maggiore di territorio, cioè quella meridionale, che includeva la capitale Mogadiscio.

Per meglio controllare il territorio l'Italia creò una speciale unità dei Carabinieri composta da africani, chiamati Zaptiè: nella suddetta unità si arruolò poco prima della Seconda Guerra Mondiale un giovane di nome Mohamed Siad Barre. 


Figlio di un pastore, Barre rimase sotto le armi italiane per tutta la guerra e fece carriera: nel 1950, quando la Somalia tornò temporaneamente sotto l'amministrazione italiana, Barre fu scelto per andare a Firenze, dove studiò presso la Scuola Allievi Sottoufficiali dei Carabinieri. 

Tornato in Africa con il grado di sottotenente, continuò a prestare servizio nell'Arma fino all'indipendenza del suo paese dall'Italia, nel 1960: quando avvenne, grazie alla sua esperienza divenne subito uno dei più alti ufficiali del neo-costituito esercito somalo.


Da lì in poi la sua storia ricalca quella di tanti altri dittatori: nel giro di un decennio Barre si impadronì del potere con un Colpo di Stato, fece giustiziare l'ex presidente e instaurò un brutale regime autoritario che durò per vent'anni: nel 1991 una rivolta segnò la sua caduta e lo costrinse a scappare in Nigeria, dove morì poco dopo.


Sul conto di Barre va detta una cosa: a differenza di altri leader africani cercò sempre di barcamenarsi tra Est e Ovest durante la Guerra Fredda. In particolare l'ex carabiniere ebbe sempre buoni rapporti con l'Italia, che aveva servito per metà della sua vita: negli anni Ottanta la Somalia ottenne 550 miliardi di lire di aiuti da Bettino Craxi, che firmò un trattato con il despota africano.


Infine verrebbe da pensare che l'avere avuto un carabiniere (quindi un uomo d'ordine) come leader abbia aiutato un minimo la Somalia: da quando Barre se n'è andato nel 1991 il paese africano è in preda all'anarchia, al punto da venire classificato più volte come "Stato fallito"...


Fonte: HistoRick