Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

I peli si pagano!

2020-03-13 01:28:33

Quale assurda tassa rimase in vigore per oltre 50 anni in Russia?

Alla fine del Seicento l'imperatore russo Pietro I decise di partire per un lungo viaggio nell'Europa Occidentale: voleva rendersi conto di cosa accadeva oltre i suoi confini e soprattutto constatare i progressi tecnici dell'Occidente.


Pietro girò per le grandi città dell'Europa centro-settentrionale (Londra, Amsterdam, Lipsia ecc.) e si rese conto della distanza abissale tra quelle terre e il suo enorme regno: ai suoi occhi gli europei erano avanti anni-luce rispetto alla Russia, quindi c'era molto da fare.


Osservando bene gli europei, soprattutto i ricchi signori, il sovrano si rese conto di un'altra cosa: nessuno portava più la barba.

Nella visione di un russo del Seicento, l'assenza di barba su un uomo era considerata strana dato che essa era vista come un omaggio a Dio e chi non la portava era visto molto male dai credenti.


Tornato a casa, Pietro era carico di idee occidentali e decise subito di applicarne una, relativa alla barba: quando i nobili lo accolsero al suo ritorno, l'imperatore prese un rasoio e iniziò a radere tranquillamente la barba ai presenti! 

Successivamente introdusse un'imposta ad hoc proprio sulle barbe: per incoraggiare/costringere i russi a radersi, Pietro stabilì che chi volesse tenere la barba dovesse pagare una tassa molto pesante.


La singolare imposta pare che funzionò, anche se alcuni come il clero ortodosso preferirono pagare la tassa perché non potevano rinunciare alle barbe.

L'insolita tassa rimase in vigore per decenni, dal 1715 al 1772, quando fu abolita durante il regno di Caterina II.


Persino in Italia non sono mai arrivati a tanto...


Fonte: HistoRick