Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Gli sbirri della moda

2019-12-27 01:32:04

La libertà d'abbigliamento è stata per un po' un'opinione...

Dall'Antica Roma al Settecento in molte parti d'Europa sono esistite le cosiddette "leggi suntuarie": si trattava di leggi che colpivano il settore dei beni di lusso, in particolare i vestiti, cercando di mettere un freno al loro possesso, uso e consumo. 

Gli antichi Romani furono i primi ad introdurre tali leggi perché erano spaventati dalla grave corruzione della moralità pubblica che gli oggetti di lusso potevano causare, soprattutto nelle donne.


Questa paura continuò anche nel Medioevo in chiave cristiana: gli oggetti di lusso furono nuovamente presi di mira dai legislatori perché corrompevano la gente che li possedeva. Di conseguenza le autorità cercarono di limitare o proibire vestiti, acconciature, monili, soprammobili e vari altri simboli di ricchezza. 

La moda in particolare era vista come una cosa molto negativa, anzi immorale: la sua natura transitoria la rendeva fonte di "passioni e lussuria del possesso"!


Le leggi col tempo assunsero anche connotazioni politiche e sociali: servirono ad imporre un determinato dress code alle varie classi sociali per distinguerle visivamente, a colpo d'occhio. In particolare era importante (tra i ricchi) distinguere i nobili dai borghesi, intesi come non-nobili.


Nel Quattrocento in varie città italiane comparve addirittura una specifica figura professionale, il "Magistrato delle pompe", incaricato di sorvegliare i cittadini e far applicare le leggi che regolavano il lusso. 

Ovviamente non tutte le città avevano lo stesso livello di intransigenza, ad esempio a Venezia gli abitanti erano più liberi che altrove di vestire come volevano. Inoltre va detto che i tentativi di applicare le leggi suntuarie furono spesso degli insuccessi clamorosi, perché alla gente non piaceva farsi dire cosa indossare e cosa no.


Nelle città la "polizia della moda" aveva il potere di entrare nelle case della gente per verificare che non ostentassero oggetti lussuosi e addirittura potevano arrestare coloro che sfidavano le leggi (a Genova sono rimaste testimonianze in tal senso, un uomo fu arrestato per colpa degli abiti chic che indossava).


Le leggi suntuarie a partire dal Seicento furono sempre meno applicate e con la Rivoluzione Francese furono totalmente abolite.


Considerando il mercato attuale della moda e dei beni di lusso, bisogna dire che fu un'ottima idea...


Fonte: HistoRick