Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Fuori di casa!

2019-10-03 23:45:27

Cosa fare quando ci sono troppe bocche da sfamare?

L'Italia centro-meridionale nell'antichità non era certo nota per le risorse del suolo: i campi erano pochi e le conoscenze agricole dell'età del ferro (II - I millennio a.C.) potevano garantire la sopravvivenza solo di un numero limitato di persone, ragion per cui la maggior parte degli antichi popoli italici (Sabini, Sanniti, Umbri, Piceni ed altri ancora) viveva in piccoli villaggi dispersi e non disponeva di grandi città come i Greci o gli Egizi.


In presenza di momenti particolarmente difficili quali carestie, malattie o guerre, i popoli italici ricorrevano alla cosiddetta Primavera Sacra (Ver Sacrum): in pratica, la comunità faceva voto solenne di sacrificare agli dei tutto quello che sarebbe nato la primavera successiva, se la difficoltà del momento fosse stata superata.


I sacrifici riguardavano principalmente frutta e bestiame, ma a volte coinvolgevano anche i bambini: ovviamente essi non venivano uccisi e bruciati, piuttosto venivano "selezionati" per abbandonare volontariamente il villaggio una volta divenuti adulti: giovani di entrambi i sessi si sarebbero messi in viaggio e avrebbero trovato una nuova terra su cui fondare un villaggio come quello dov'erano nati. 

Questa pratica si rivelò molto efficace nel corso dei secoli per diminuire il numero di bocche da sfamare dei vari villaggi italici e permise una lenta ma costante colonizzazione della penisola.


Nel lungo periodo si crearono addirittura nuove stirpi: dagli Umbri vennero fuori i Sabini e da essi vennero fuori i Sanniti. Di conseguenza moltissimi popoli italici si trovarono a condividere antenati comuni, come appunto i numerosi discendenti degli Umbri. Gli unici a non aver generato nuovi popoli tramite questo rito furono paradossalmente quelli che fecero la storia: i Galli della Pianura Padana, gli Etruschi e i più famosi di tutti, i Latini (a scanso di equivoci va detto che tutti quanti praticavano il rito).


Tornando all'istituto della Primavera Sacra, è senz'altro impressionante immaginare i giovani (ragazzi e ragazze) di 3000 anni fa che abbandonavano il mondo dov'erano nati e cresciuti per fondare un nuovo insediamento a chilometri di distanza in un territorio ignoto e in mezzo a mille pericoli: quanti dei loro coetanei moderni sarebbero disposti a fare la stessa cosa?


Fonte: HistoRick