Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Eroe o dannato?

2020-06-26 00:06:51

Pestare i piedi ai potenti può avere molte conseguenze, a seconda di chi osserva...

Nel VIII secolo d.C. Carlo Magno conquistò l'Italia centro-settentrionale (ex regno dei Longobardi) e la annesse al proprio impero. I territori italiani presero il nome di Regno d'Italia e da allora vennero governati dagli imperatori, prima della dinastia Carolingia e poi dagli Ottoni.


Questi ultimi però ebbero un problema: qualcuno a sud delle Alpi si era stancato del loro dominio e per oltre 10 anni gli rubò la corona, rivelandosi una tremenda spina nel fianco. Di chi si trattava?

L'uomo in questione era un nobile piemontese, di quelli disposti a tutto: Arduino d'Ivrea.


Nato nel 955 e divenuto marchese d'Ivrea a 35 anni, Arduino passò gran parte della vita a scontrarsi militarmente e politicamente con le massime autorità dell'epoca, cioè la Chiesa e l'Impero: prima si scontrò con i vescovi e ne uccise almeno uno, quindi venne scomunicato direttamente dal Papa. 


Dato però che dietro il pontefice c'era l'Imperatore Ottone III, il marchese si scontrò anche con lui finché quello non morì nel 1002. Allora Arduino fece il salto di qualità e si fece incoronare Re d'Italia, grazie al supporto di oppositori al potere imperiale.

Il neo-re riuscì a mantenere la corona sulla propria testa per ben 12 anni, finché ebbe l'energia di indossarla, dopodiché nel 1014 si ritirò dalle scene e morì.

La figura di Arduino resta ad oggi una delle più controverse della storia italiana: 


- per secoli la Chiesa cercò di eliminare il suo ricordo per vendicarsi delle sue azioni drastiche contro i vescovi e le proprietà ecclesiastiche


- durante il Risorgimento invece la sua figura venne esaltata come uno dei pochi italiani ad aver combattuto gli stranieri che comandavano nella penisola e a volerla governare


In merito alla considerazione degli uomini del Risorgimento, va chiarito che Arduino non ebbe mai intenzione di unificare l'intera penisola sotto il suo dominio, quindi il loro entusiasmo è basato essenzialmente su un errore storico...


E' interessante notare come più di recente (2005) il nome di Arduino è stato dato ad una piattaforma hardware sviluppata presso Ivrea, antica sede della Marca del re. Chissà se farà qualcosa di mirabolante come l'uomo da cui prende il nome?


Fonte: HistoRick