Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Enormi e inutili

2021-08-22 22:35:46

Quando si tratta di carri armati "grosso" non vuol dire "migliore"...

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale i carri armati ebbero un ruolo importantissimo nelle operazioni belliche: dall'invasione-lampo della Polonia nel 1939 fino alle ultime resistenze della Germania nel 1945, l'uso dei cingolati fece la differenza tra la vittoria e la sconfitta in diverse battaglie, come quella di Kursk tra Germania e URSS.

Nel corso della guerra ogni paese cercò di sviluppare dei mezzi superiori a quelli degli avversari, arrivando a produrre 3 tipologie di carri:

  • leggeri, per il supporto alla fanteria
  • medi, per il combattimento su vasta scala
  • pesanti, per sfondare le linee nemiche e difendere i territori già conquistati

Ma se queste erano le tipologie di carro più diffuse (e sensate), verso la fine della guerra alcuni paesi si misero a produrre dei mezzi giganteschi e di dubbia efficacia, i carri super-pesanti. In particolare la Germania nazista progettò e produsse, per fortuna in serie limitata, una serie di blindati che, pur essendo impressionanti sulla carta, non servivano assolutamente a niente e rappresentavano più un problema che un aiuto alle truppe. Ecco alcuni esempi:

  • Panzer VI Tiger II, anche detto King Tiger: versione ingrandita del Panzer VI Tiger, venne prodotto dal settembre 1944 alla fine della guerra. Dotato di una corazza impenetrabile e un cannone capace di colpire un nemico a 2 km di distanza, era tuttavia afflitto da una quantità industriale di problemi che lo rendevano assolutamente inaffidabile, bruciava benzina più di una macchina da Formula 1 ed era pure troppo grosso per passare dalle gallerie ferroviarie dell'epoca
  • Jagdpanzer VI Jagdtiger: micidiale distruttore di carri derivato dal King Tiger, ne condivideva i pregi (super-corazza e un cannone capace di distruggere qualsiasi cosa) ma esasperava i difetti: tracannava ancora più benzina, andava lentissimo e doveva ruotare per prendere la mira (la torretta non era separata dal resto del carro)
  • Panzer VIII, anche detto Maus ("topo" in tedesco): semplicemente un abominio d'acciaio, grosso quanto una casa, pesantissimo, lentissimo e con un cannone gigantesco, costruito in 1 solo esemplare, probabilmente per far felici i progettisti, oggi l'unico esemplare si trova in un museo russo

Le vicende di questi sfortunati cingolati, progettati e prodotti un un momento di estrema disperazione (la Germania era sul punto di perdere la guerra e lo sapeva) ebbero un notevole impatto sullo sviluppo dei corazzati occidentali e sovietici durante la Guerra Fredda: il mito dei "super-carri che schiacciano sul campo i fratelli minori" si dissolse e le vecchie categorie di corazzati furono sostituite nel tempo dai moderni MBT, cioè i carri da combattimento (Abrams, Challenger, T-90, Ariete, Leopard ecc). Tuttavia alcuni carri enormi furono comunque prodotti nei primissimi anni della Guerra Fredda:

  • M103: prodotto dal 1957 al 1972, fu perennemente criticato dai Marines che lo ebbero in dotazione finché non venne ritirato definitivamente, curiosamente presentava alcuni difetti già visti nel King Tiger
  • Conqueror: cugino britannico del M103, venne usato dal 1955 al 1962, dopodiché Londra si rese conto che non gli serviva a nulla e lo ritirò dal servizio
  • T-10: enorme carro sovietico, entrò in servizio negli anni Cinquanta e venne radiato negli anni Novanta, non venne mai usato in battaglia né venduto ad altri paesi dato che divenne in breve tempo superato
  • Objekt 279: bizzarro e avveniristico carro con 4 cingoli anziché 2 e uno scafo ovale, il suo sviluppo fu bloccato per ragioni politiche (il leader sovietico Kruscev era sostenitore di una diversa tipologia di carri armati) e oggi rimane solo il prototipo, custodito nello stesso museo che ospita il Maus tedesco

In sostanza, tutti questi carri, per quanto giganteschi e impressionanti, sono stati dei colossali buchi nell'acqua: per un motivo o per l'altro, nessuno di loro si rivelò una macchina da guerra efficace e tutti quanti finirono distrutti o catturati (o derisi).

A quanto pare, anche in guerra la praticità ha la precedenza sulle mere dimensioni…


Fonte: HistoRick