Delitto a Gradara

Nel Canto V dell'Inferno dantesco c'è la famosa storia di Paolo e Francesca, due cognati amanti, uccisi dal marito di lei.

La storia dei due poveretti era vera, ma più complessa di quanto sembra. Francesca da Polenta, figlia del signore di Ravenna, andò in sposa a Giovanni Malatesta (detto Gianciotto), un uomo brutto, rozzo e deforme, col doppio dei suoi anni.

Quella di Gianciotto e Francesca fu ovviamente un'unione infelice e di facciata. Gianciotto era un pessimo marito, sempre lontano da casa e con la passione per le battaglie, la politica e le donne facili, inoltre non apprezzò un solo giorno di matrimonio con la nobile di Ravenna. Francesca diventò presto l'amante del cognato Paolo (anche lui già sposato e con figli), trovando in lui quello che non poteva avere da un uomo gretto come suo marito.

Gianciotto a sua volta cominciò a pensare di sbarazzarsi della moglie per poter sposare un'altra donna (un altro matrimonio politico): l'occasione propizia si presentò tra il 1283 e il 1285, quando sorprese assieme il fratello e la moglie. Era esattamente quello che gli serviva, quindi sguainò la spada e uccise i due amanti nel castello di Gradara, liquidando la faccenda come "delitto d'onore" con il tacito assenso di entrambe le famiglie. In seguito Gianciotto sposò la nobildonna Zambrasina dei Zambrasi di Faenza, ma qualche anno più tardi fu fatto fuori dai suoi stessi nipoti, i figli di Paolo.

Dante venne a conoscenza della storia negli ultimi anni della sua vita, quando fu ospite a Ravenna della famiglia di Francesca, i da Polenta. Secondi alcuni quando seppe della vicenda aveva già concluso la Commedia e decise di riscriverne una parte per inserire la tragica storia d'amore.

Fonte: HistoRick