Bellezza uguale dolore (?)

E' noto che i canoni di bellezza variano da luogo a luogo e da epoca ad epoca: specialmente per le donne, però, raggiungere l'aspetto può rivelarsi assai doloroso, o addirittura pericoloso per la salute.

Storicamente, gli esempi di dolore/deformazione legati alla bellezza femminile sono numerosi, ma due sono particolarmente famosi: il Loto d'Oro in Cina e Vitino di Vespa in Occidente.

Il Loto d'Oro, sorto in Cina durante il Medioevo (XI secolo d.C.) era una forma di deformazione forzata del piede: consisteva nel fasciare i piedi delle ragazzine in modo da renderli piccoli e quindi attraenti agli occhi degli uomini cinesi.

I piedi venivano quindi mantenuti deformi per il resto della vita grazie a delle speciali scarpe in legno che le donne si fabbricavano, tutto questo serviva a fare da "presentazione" alle ragazze e gli permetteva di trovare più facilmente un buon marito. 

La pratica durò in Cina quasi 1000 anni e venne abolita solo nel Novecento, quando l'Impero Cinese collassò.

Il Vitino di Vespa invece fu un'ossessione europea ed era la conseguenza dell'uso "estremo" del busto, un indumento usato dalle nobildonne già dal Cinquecento. 

Nell'Ottocento però il busto (o corsetto) raggiunse una forma tale da deformare il corpo e purtroppo la moda lo esaltò: avere la vita estremamente sottile (come una vespa) divenne sinonimo di bellezza ed eleganza tra le donne dell'alta società, quindi tutte si impegnavano a indossare busti sempre più stretti, fino a provocarsi danni alla schiena e agli organi interni. In alcuni casi estremi, pare che certe donne si siano fatte rompere o asportare alcune costole pur di potersi infilare dentro un busto!

Fortunatamente, come nel caso del Loto d'Oro, anche il Vitino di Vespa oggi è caduto in disuso.

Queste terribili usanze ormai sono solo un ricordo, tuttavia fa impressione pensare che nel passato cose simili fossero la normalità, d'altronde è anche vero che per molta gente essere belli a tutti i costi era (ed è tutt'oggi) qualcosa di simile ad una ragione di vita...

Fonte: HistoRick