Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Al limite della vita

2020-05-01 01:06:59

Cosa succede quando si viene colpiti dalle armi chimiche e non si ha una maschera antigas?

Durante la Prima Guerra Mondiale furono introdotte diverse armi nuove, tra cui i gas velenosi. Sul Fronte Orientale, tra Germania e Russia, i tedeschi utilizzarono li aggressivi chimici in gran quantità per attacchi combinati con fanteria e artiglieria che spesso causavano un numero enorme di perdite tra i nemici.


Un episodio particolarmente cruento avvenne il 6 agosto 1915, a circa 1 anno dallo scoppio della guerra: l'assalto alla fortezza di Osowiec, nell'attuale Polonia orientale.

Si trattava di un forte, costruito e tenuto dai russi, che i tedeschi cercarono di espugnare facendo ricorso all'artiglieria, che lanciava proiettili caricati a gas: i tedeschi lo bombardarono a lungo, generando una nube di gas mortale che uccise decine di soldati russi e sfigurò orribilmente gli altri, mandandoli in una breve ma terribile agonia.


Tra i ranghi russi infatti mancavano le maschere antigas e i soldati si arrangiavano come meglio potevano, ovviamente con esiti più o meno disastrosi sul proprio fisico.

Il giorno dell'attacco tedesco alla fortezza la maggior parte dei militari morì, ma i superstiti non rimasero con le mani in mano: compresa subito la situazione, i pochi scampati all'artiglieria decisero di andarsene con onore. Guidati da un tenente, raccolsero le armi e partirono all'attacco, sparando contro la fanteria tedesca che avanzava verso la fortezza per occuparla.


I tedeschi rimasero spiazzati (non si aspettavano la minima resistenza) e persero diversi uomini durante l'azione, uccisi dai russi o caduti nelle trappole che loro stessi avevano predisposto poco prima, tuttavia la cosa peggiore era un'altra: l'aspetto dei soldati nemici.

I gas infatti avevano sciolto la pelle e distrutto internamente i polmoni a tutti, trasformandoli in cadaveri ambulanti e urlanti, al punto che l'azione venne definita "La carica dei morti" per sottolineare le condizioni al limite della vita dei poveri soldati.


La maggior parte di essi morì nel giro di 24 ore a causa dei danni prodotti dal gas e la fortezza cadde in mano ai tedeschi fino alla fine della guerra.


Dopo la Prima Guerra Mondiale le armi chimiche caddero in gran parte in disuso, con l'eccezione dell'Italia: il fascismo autorizzò l'uso di aggressivi chimici durante la guerra d'Etiopia, casualmente si trattò della stessa che avvicinò Mussolini e Hitler...


Fonte: HistoRick