Riccardo Benaglio

Distopia o Realtà?

2019-06-09 13:06:26

A voi un breve estratto del libro 1984 di George Orwell, che lascia spazio ad enormi riflessioni, specialmente sulla società e i fatti odierni.

Distopia o Realtà?

Ciò di cui qui si discute non è il morale delle masse, i cui atteggiamenti sono irrilevanti finchè le si mantiene occupate, ma il morale del Partito stesso. Perfino dal più umile membro del Partito ci si aspetta che, entro limiti ben definiti, sia abile, attivo e addirittura intelligente, ma è anche indispensabile che sia un fanatico credulo e ignorante, in preda a sentimenti quali la paura, l'odio, l'adulazione e il tripudio orgiastico. In altri termini, è necessario che abbia una mentalità in linea con lo stato di guerra. 

Non importa che la guerra si combatta per davvero e, poichè una vittoria definitiva è impossibile, non importa nemmeno se la guerra vada bene o male: serve solo che uno stato di belligeranza persista. Questa scissione dell'intelligenza, che il Partito chiede ai suoi adepti e alla quale si perviene più agevolmente in un'atmosfera di guerra, è ora quasi generale, ma diviene tanto più accentuata quanto più in alto si sale nei gradi della gerarchia.

E' proprio nel Partito Interno che l'isteria e della guerra e l'odio per il nemico sono più forti. Nella sua qualità di dirigente, è spesso necessario che un membro del Partito Interno sappia che questo o quel particolare relativo alla guerra è falso, in più di un caso può avere coscienza che l'intero conflitto è una mistificazione, che o non esiste affatto o si combatte per fini del tutto diversi da quelli dichiarati. Una simile consapevolezza è agevolmente neutralizzata dalla tecnica del bipensieroNel frattempo nessun membro del Partito Interno vacilla, neanche per un istante, nella sua mistica certezza che la guerra è vera, che avrà per epilogo la vittoria e che l'Oceania sarà la padrona incontrastata del mondo intero.

Tutti i membri del Partito Interno credono in questa prossima conquista come se si trattasse di un articolo di fede. Un simile obiettivo verrà raggiunto o per mezzo di successive conquiste territoriali , da cui discenderà una superiorità assoluta, o in conseguenza della scoperta di qualche nuova arma, alla quale il nemico non potrà contrapporre nulla.

Nell' Oceania di oggi la Scienza, come la si intendeva una volta, non esiste più. In Neolingua la parola "scienza" manca addirittura. Il metodo empirico, sul quale si basavano tutte le conquiste scientifiche del passato, è in contraddizione coi principi fondamentali del Socing. Ora il progresso tecnologico si realizza solo se quanto esso produce può in qualche modo essere impiegato per ridurre la libertà umana.

In tutte le arti che abbiano una qualche utilità pratica il mondo o si trova in una situazione di stallo, oppure è in fase di regressione. I campi vengono coltivati facendo ricorso all' aratro tirato dai cavalli, mentre i libri sono scritti dalle macchine. E tuttavia nelle questioni di importanza vitale (vale a dire, in tutto ciò che riguarda la guerra e lo spionaggio), il metodo empirico viene, se non incoraggiato, tollerato.

Il Partito persegue due fini essenziali: Conquistare tutta la terra e distruggere definitivamente ogni forma di Libero Pensiero. Deve, quindi, risolvere due grossi problemi: il primo consiste nello scoprire , contro la loro volontà, che cosa pensino gli esseri umani, il secondo nel trovare un sistema per uccidere in pochi secondi, con un attacco proditorio, centinaia di milioni di persone. Sono questi i contenuti della ricerca scientifica contemporanea.

Oggi esistono solo due tipi di scienziati: da una parte, un essere a metà fra lo psicologo e l'inquisitore, intento a studiare con precisione estrema la mimica facciale, la gestualità, i toni della voce e a sperimentare tutto ciò che induca un essere umano a dire la verità, dai farmaci all' elettroshock, dall' ipnosi alla tortura fisica. Dall' altra, il chimico, il fisico o il biologo, che della sua disciplina specifica utilizza solo quanto serve a togliere la vita.

Negli enormi laboratori del Ministero della Pace e in stazioni sperimentali occultate nelle foreste brasiliane o nel deserto australiano o nelle isole più remote dell' Antartide, squadre di esperti sono costantemente all' opera. Alcuni sono unicamente impegnati nello studiare  l' organizzazione di guerre future, altri mettono a punto bombe-razzo sempre più grandi, esplosivi sempre più potenti, sistemi di corazzatura sempre più impenetrabili; altri si sforzano di scoprire gas sempre più letali, di mettere a punto velenosi solubili da produrre in ingenti quantità, in modo da distruggere la vegetazione di continenti interi, o di coltivare germi resistenti a tutti gli anticorpi; altri sono impegnati nella costruzione di un veicolo capace di avanzare sottoterra con la stessa facilità con cui un sottomarino viaggia sott'acqua, o di un aereo autonomo rispetto alla sua base, come una imbarcazione a vela; altri, più temerari, studiano come concentrare e dirigere i raggi solari per mezzo di lenti sospese nello spazio a migliaia di chilometri di distanza dalla Terra o come produrre terremoti e maremoti artificiali sfruttando il calore al centro del Pianeta.

1