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😱Quali sono state le esperienze più brutte che ti siano capitate durante un soggiorno di Airbnb?

2020-06-07 16:16:59

NO, NON-E'-UN-CREEPYPASTA. La storia (purtroppo) è assolutamente vera. Aggiungerò qualche foto del viaggio e delle stanze non appena le recupererò dal mio vecchio telefono, inoltre ho anche gli screenshot di tutti i messaggi ricevuti.

Erano gli ultimi giorni di Gennaio, quando l'azienda per cui lavoravo mi avvisò che da li a pochi giorni sarei dovuto recarmi a Dortmund per presenziare ad un evento. Passarono alcuni giorni e ricevetti un' e-mail con tutte le informazioni per il viaggio allegate all' indirizzo dell' Airbnb nel quale il primo giorno avrei pernottato solo, in attesa di due colleghi che sarebbero arrivati il giorno successivo.

Si parte! Doppio aereo Roma-Monaco di B. / Monaco di B.-Dortmund e dopo alcune ore abbastanza piacevoli in volo giunsi finalmente al Flughafen Dortmund. Provai subito ad accendere il telefono ma mi accorsi immediatamente che la batteria era scarica. Provai ad accedere alla mia email per leggere rapidamente l' indirizzo dell' Airbnb, e ricevetti 3 notifiche: la prima faceva riferimento al cambio operatore (essendo fuori dall' Italia), le altre provenivano da due numeri differenti su Whats App - "I'm waiting for you (ti sto aspettando)" - era il testo del primo messaggio, "We are here, and we are waiting for you (Noi siamo qui, e ti stiamo aspettando)" con allegato la posizione relativa all' Airbnb, entrambi i messaggi avevano un destinatario con prefisso tedesco. Il telefono si spegne. "Cazzo! Non ho l' indirizzo e a malapena ricordo il nome della città" pensai tra me e me. Fuori nevicava a fiocchi e mi recai correndo, con valige in mano, alla fermata dei taxi per chiedere informazioni ad un gruppo di 4/5 tassisti che si trovavano all' esterno in attesa di clienti, nonostante una tempesta di neve ed una temperatura percepita di circa -4°. Fortunatamente uno di loro mi permise di mettere in carica il telefono per qualche minuto, avendo la possibilità di fornire l' indirizzo di destinazione. All' accensione del telefono arrivò un terzo messaggio: "we are all here, we are waiting for you (siamo tutti qui e ti stiamo aspettando)", il numero non coincideva ai due precedenti. Ignorai il messaggio, lessi l' indirizzo di destinazione al tassista che nel frattempo stava caricando le mie valige e partimmo.

"Stai andando a ********?!? [(preferisco non dire il nome della città)] Cosa ti porta li?", mi chiese il tassista. "In realtà la mia azienda mi ha prenotato il viaggio, poichè domani ci sarà un evento qui vicino", risposi io. Non vi furono ulteriori discussioni.

Dopo qualche minuto scorsi dal finestrino il calar della notte. Arriviamo a destinazione, ma tutto era buio: due lampioni che funzionavano ad intermittenza illuminavano a malapena i bordi della strada, le villette a schiera che occupavano l' intero complesso erano indistinguibili, tutti i tetti completamente innevati presentavano un comignolo che sembrava soffocare per il fumo denso che tiravano fuori. Vi assicuro di non aver mai visto un luogo più tenebroso (nonostante i miei numerosi viaggi). Sembrava di essere in un videogioco a tema Thriller/Drammatico.

"Ok, siamo arrivati", mi avvisò il tassista. Pagai, scendemmo, e dopo avermi restituito la valigia ripartì senza esitazione. Mi guardai intorno: a pochi metri riuscivo a distinguere il cartello d' ingresso alla città, dietro, il nulla. La nebbia si fondeva ai fiocchi di neve che scendevano rapidamente ed insieme nascondevano ogni cosa. Nonostante io indossassi abiti molto pesanti, ricordo che faceva fin troppo freddo per rimanere all' esterno, così presi il telefono. Era spento. Certo, ERA SCARICO! Non feci in tempo a pensare ad una soluzione che all' improvviso, dalla casa alle mie spalle, uscì un signore distinto, molto magro e con pochi capelli. Notai che aveva auricolare all' orecchio. "Sei Alfredo? Ti stavamo aspettando, accomodati pure". Avevo oscuri presagi, quel presentimento che avrebbe dovuto fermarmi si faceva sempre più pressante. Ma ero li, chissà a quanti chilometri da casa, con un freddo glaciale e la neve che mi riempiva il cappuccio della felpa. Non avevo scelta: entrai.

L' interno della casa era molto particolare: mi trovai davanti ad una serie di corridoi separati da una porta, e ai lati di ogni corridoio c'erano due porte. "Seguimi", mi disse il signore. Così feci, fino ad arrivare infondo al corridoio, dove saremmo dovuti scendere in un sottoscala. Lui giustificò quella scomoda sistemazione a causa di lavori di ristrutturazione nella casa antistante (sempre di sua proprietà). Ai piedi delle scale trovai una porta con una targhetta rossa ed una scritta in tedesco, io chiesi immediatamente la chiave ma non mi fù fornita: "Stai tranquillo, non entrerà nessuno". Ero terrorizzato. Entrai nella stanza e riposi le valige. Diedi uno sguardo intorno e notai che la stanza aveva le stesse sembianze di una cella carceraria: la doccia con il manicotto arruginito, il water ed il letto erano nello stesso quadrato, nessuna porta che li separasse. Di fianco la doccia vidi una scala molto stretta e corta, scesi sotto cercando di schivare le ragnatele che la decoravano, e mi trovai di fronte ad una Sauna completamente in legno, con un regolatore di temperatura che puntava su "MAX" (solo dopo scoprii che in Germania sono soliti tenere saune in casa, o almeno credo).

Ero sicuro che una chiamata alla mia famiglia in Italia mi avrebbe fatto bene. Prendo il mio caricatore, ma mentre mi avvicinavo alla presa rimasi di stucco: in Germania hanno degli spinotti diversi. Salii per chiedere un adattatore ma la richiesta non fu soddisfatta. Non sapevo cosa fare "Sono in un Bunker a Dortmund con un tipo molto losco che vive sopra di me, fuori ce un freddo glaciale, non ho un telefono e dovrò passare almeno altre 15 ore qui" -pensai tra me e me- quando ad un tratto sentii un urlo acutissimo provenire dai piani superiori. Ero indeciso sul cosa fare, ma presi coraggio e decisi di salire nonostante il terrore mi seguisse come un ombra assassina. Da una delle porte del corridoio uscì il tipo che teneva per mano una ragazzina su una sedia a rotelle: "Perdonami, mia figlia è molto capricciosa", dalla porta antistante vidi il volto di una signora, scrutare la situazione da una porta socchiusa. Tornai sotto. Non avevo la percezione del tempo, ma presumo fossero le 5 di pomeriggio quando riuscii ad addormentarmi, ma il riposo non durò molto e terminò a causa di un suono molto simile ad una sirena di un allarme, sempre proveniente da sopra. Non salii. Rimasi diverse ore allungato ed immobile nella speranza che nello notte sarei riuscito a dormire. Riflettei un po, ma alla fine decisi di rimanere sveglio… Quantomeno per essere cosciente durante la mia probabile ed eventuale esecuzione :) . Missione fallita, dopo pochi minuti mi addormentai.

La mattina seguente i miei colleghi chiamarono il proprietario dell' Airbnb per avvisarmi del loro arrivo, quindi mi diressi in taxi verso il luogo dell' evento. Durante la giornata raccontai loro le peripezie del giorno precedente, ma furono molto scettici (mai si sarebbero potuti immaginare quello che sarebbe accaduto poche ore dopo).
Finii l' evento e tornammo nell' Airbnb, e mentre loro riponevano giubbotti e valige provai a convincerli a cercare una sistemazione migliore (a nostre spese). Loro riconobbero l' effettivo mistero che avvolgeva quel logo e quell' abitazione, quindi decisero di accettare. Prima di lasciare il posto, avremmo dovuto fotografare il locale (considerando le condizioni del luogo in cui eravamo sistemati) in modo da poter chiedere il rimborso ad Airbnb. La scoperta fu agghiacciante: sotto la scala, vicino la sauna era presente una sorta di periscopio di dimensioni molto ridotte (con il quale era possibile vedere una stanza nel piano superiore, in quel momento vuota), tra un appendiabiti e l'altro erano presenti DUE VIDEOCAMERE! molto piccole! La cosa più agghiacciante fu che pochi minuti dopo la scoperta delle telecamere, la signora che il giorno prima scrutava dalla porta socchiusa, scese a bussarci e ci invitò a raggiungere una stanza nel piano superiore. Facemmo finta di acconsentire ma riuscimmo a prendere tempo, informandola che saremmo saliti non appena i due nuovi inquilini avrebbero sistemato le loro cose e si sarebbero cambiati gli abiti.

In 2 minuti chiudemmo le valige e chiamammo un taxi (nonostante la paura che ci fossero delle microspie vocali o qualcosa di simile), salimmo di soppiatto, senza fare il minimo rumore, e appena raggiunta la porta scappammo a gambe levate. Informammo subito la polizia tedesca dell' accaduto che ci garantì un sopralluogo immediato nell' abitazione. Qualche ora dopo dopo ricevetti un messaggio sul mio telefono da uno dei tre numeri con il prefisso tedesco: "Are you doing a tour of the place or what? (Stai facendo un tour del posto o cosa?)" (Posto un immagine perchè questo screenshot lo trasferii nel telefono nuovo).

Ah, il resto del viaggio lo facemmo in un 5 stelle pagato dall' azienda.