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Pallet, Paletta, Bancale, Pedana, Pancale…

2021-01-17 19:20:20

Vuoi risparmiare o guadagnare con i pallets?

Impara qui la loro storia e come sono fatti!

Tanti termini, un unico pallet…

Il termine internazionale pallet è quello che viene utilizzato più frequentemente (in italiano sarebbe più specificamente paletta di carico) e non è altro che una struttura piatta su cui vengono posate le merci.
In estrema sintesi un bancale è una struttura usata come supporto di carico che consente la movimentazione e lo stoccaggio della merce per mezzo di strumenti come carrelli elevatori, muletti e transpallet.

Scopri il pallet perfetto per te!


Le Origini.


L’idea del bancale nel campo civile nacque prendendo spunto dall’operato dei militari statunitensi durante la seconda guerra mondiale. 
Essi pensarono che appoggiare su piattaforme di legno i rifornimenti, le armi e i vettovagliamenti  rendesse più facile e veloce lo spostamento in Europa e sui vari campi di battaglia.
Infatti, utilizzare delle pedane d’appoggio sostenute da degli spessori alla base e fornite di apposite feritoie per poter essere inforcate e sollevate con speciali “carri elevatori” ha reso la movimentazione estremamente veloce, sicura e strategica!

Lo sviluppo.


Il pallet, aveva soprattutto anche un’altra funzione: mantenere il materiale sollevato dal terreno che poteva essere bagnato o sporco, con il rischio di danneggiare la merce in spedizione.
Di conseguenza, questa intuizione venne sfruttata da tutte aziende manifatturiere e, da allora, l’uso del pallet ha via via sostituito i sistemi più antichi di stoccaggio, come casse, bauli e barili. 

Un pallet che si evolve e cambia forma!


Dal dopoguerra in poi sono stati sviluppati diversi formati e diverse particolarità costruttive per adeguare il pallet ai vari scopi di utilizzo.
All’inizio le misure del pallet erano lasciate a discrezione totale dei singoli utilizzatori, ma poi si è passati ben presto al desiderio di uniformare le misure…
Successivamente, sono stati fatti molti sforzi per poter operare una standardizzazione del pallet che hanno portato a buoni risultati.

I bancali di oggi…


Nella situazione odierna per esempio, i bancali per per la GDO (grande distribuzione organizzata), hanno caratteristiche standard comuni, con misure e materiali uguali per tutti.

Questo fa diventare quel pallet interscambiabile quasi ovunque (come è per l’Epal 800×1200), risolvendo così il problema del dover restituire al fornitore il pallet stesso, per evitarne l’addebito.


Com’è composto il pallet?
Qual è la sua struttura?

Sono diversi gli elementi che compongono un pallet, quindi, vi spiegheremo come è fatto e qual’è la sua struttura usando tutti i termini tecnici corretti. 
Considerate anche che, per indicare alcuni componenti del pallet, ci possono essere diversi “modi di dire” in quanto i nomi dei componenti  variano da zona a zona.
Partendo dall’alto, il pallet ha un piano d’appoggio per le merci che è composto dalle tavole superiori
Il numero delle tavole superiori può variare in base alla tipologia di merce appoggiata sopra ed in base alla richiesta specifica del cliente.
In altre parole, ci potrebbero essere casi in cui è necessario un minore spazio tra le tavole per un ottimale posizionamento del prodotto trasportato.
Successivamente abbiamo la traversa, la vera protagonista per quanto riguarda la portata del pallet perchè è il punto mediano di incontro tra le tavole superiori e i piedini/ponticelli che appoggiano a terra. 
Inoltre questa tavola trasversale regge il peso del piano superiore e lo distribuisce ai punti d’appoggio inferiori dando la giusta flessibilità alla struttura.
Il piedino/ponticello serve sopratutto per sollevare il pianale d’appoggio del pallet dal suolo.
Questo è composto da una tavola inferiore che poggia su tutta la sua lunghezza a terra a cui sono inchiodati tre zoccoletti (detti anche “tappi”). Questa parte, può essere chiamata anche “slitta” proprio perché ha una forma che vagamente la ricorda.
Esiste anche il doppio ponticello, vale a dire che è un ponticello a cui viene aggiunta un’ulteriore tavola sopra creando, come fosse un sandwich, un elemento unico con gli zoccoletti messi tra 2 tavole.
Nel bancale, questo tipo di ponticello, spesso sostituisce la funzione della traversa. 
In aggiunta ci possono essere dei pallet che, invece di essere composti dal ponticello, hanno un morale come basamento, che non è altro che un elemento di legno unico, tipo un travetto.
Questo elemento strutturale è specifico per alcuni tipi di pallet che necessitano di maggiore robustezza o per bancali piuttosto piccoli che, ad esempio, hanno bisogno di più spazio per essere inforcati con il transpallet.

Quando un pallet è inforcabile dai 4 lati e quando da 2?

 Un pallet ha sempre due lati liberi per essere inforcato e sollevato senza impedimenti, ma con il ponticello ha anche lo spazio tra zoccolo e zoccolo che permette di inforcarlo pure da quel lato!
Questo agevola notevolmente la movimentazione, in particolare su camion e container dove si lavora spesso con il transpallet. Questa tipologia viene definita a “4 vie” proprio perché inforcabile da tutti i 4 lati.
Quando invece abbiamo il morale al posto del ponticello allora il bancale rimane inforcabile solo dai due lati che sono restati liberi, per questo viene detto a “2 vie”.

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