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Servizi telefonici a pagamento, scatta il blocco.
Un provvedimento di AGCOM impone il blocco di default dei servizi premium e una procedura di conferma in caso di attivazioni volontarie. La novità è già in fase di applicazione.
A chi non è mai capitato di attivare un abbonamento non richiesto sul cellulare, con addebiti ripetuti e spesso difficile da disattivare?
Qualche volta la colpa è nostra, che non stiamo attenti a cosa clicchiamo; magari basta strisciare distrattamente il dito sullo schermo touch e il danno è fatto. Oppure ci facciamo trascinare in qualche giochino/concorso che ha il solo scopo di “venderci” un abbonamento.
Meteo, oroscopi, trucchi per la salute, la lista è lunga.
Ci sono poi dei servizi realmente utili, che si possono pagare direttamente dal credito del cellulare.
Tutto questo va sotto la voce “servizi premium”, ad indicare un qualcosa che va oltre al normale servizio telefonico.
Che siano utili o superflui, richiesti coscientemente o meno, rimane il fatto che la loro attivazione è troppo facile, basta dare una conferma, un tap sullo schermo ed è fatta.
Ora tutto questo cambia: con la delibera 10/21/CONS l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (www.agcom.it) ha stabilito che questo tipo di servizi a pagamento devono essere disabilitati su tutte le sim. I clienti che hanno necessità di averli devono farne richiesta al loro operatore.
La disattivazione sarà automatica sulle nuove sim emesse, per quelle già attive gli operatori avviseranno i clienti tramite un sms, trascorsi 30 giorni dalla ricezione dello stesso scatterà la disattivazione.
In alcuni casi questi sms hanno già cominciato ad arrivare.
Altra novità importante, per attivare un servizio premium a pagamento non basterà più un semplice clic, ma bisognerà dare una doppia conferma: si riceverà via sms un codice di almeno 5 cifre che andrà poi inserito nella schermata di attivazione.
In questo modo si eviteranno tutte quelle attivazioni fatte realmente per sbaglio, poi tocca a noi prestare attenzione a quello che facciamo con lo smartphone e non inserire codici di conferma se non stiamo chiedendo volontariamente un servizio a pagamento.
La delibera di AGCOM si può leggere cliccando sul seguente bottone; si può anche scaricare in formato PDF:
L’immagine di testata è uno screenshot del sito segnalato.
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