Renato Poletti

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Seggiolini antiabbandono, come sceglierli?

2019-11-22 14:29:05

Sono da poco sul mercato e sono una novità assoluta, perciò non è facile decidere cosa acquistare. Cerchiamo di capire insieme quali sono i criteri per la scelta e quali le cose a cui fare attenzione.

    Torniamo a parlare dei dispositivi antiabbandono, da poco diventati obbligatori per chi trasporta in automobile un bimbo di età inferiore ai 4 anni; lasciamo da parte le polemiche che hanno riguardato le modalità di entrata in vigore della legge e concentriamoci sui dispositivi disponibili per l’acquisto.


La rivista Quattroruote, senza dubbio un punto di riferimento per il settore automobilistico, ha effettuato una prova/confronto tra vari modelli, sia integrati nei seggiolini che da applicare a quelli esistenti; i risultati li possiamo vedere in questo video (durata 5:05):



    Cerchiamo di capire insieme quali sono i criteri per la scelta e quali le cose a cui fare attenzione.


Omologazione


    La normativa non prevede che i prodotti siano omologati, ma solo che il produttore dichiari la rispondenza del dispositivo alle prescrizioni tecniche. È quindi utile verificare che il dispositivo sia accompagnato da una certificazione, che va poi portata con sé nell’automobile, in caso di controlli.

Chi ha già acquistato un dispositivo prima dell’entrata in vigore della legge può provare a contattare il produttore, per vedere se rilascia questa certificazione.



Smartphone


    Molti dei dispositivi in vendita funzionano in abbinamento con lo smartphone del genitore/conducente; qualcuno ha sollevato dei dubbi riguardo all’esposizione dei piccoli alle radiazioni. Pur condividendo il principio di precauzione, credo che chi si fa tali scrupoli dovrebbe intanto evitare di usare il cellulare dentro l’auto, perché in tale condizione esso lavora praticamente sempre a potenza massima, esponendo i passeggeri ad un rischio maggiore, specie i più piccoli.

In genere il tipo di connessione radio utilizzata è il bluetooth, che ha una potenza di emissione molto minore rispetto alla connessione telefonica 3G/4G, diminuendo il potenziale rischio.


La cosa importante da ricordare è piuttosto che l’efficacia di questi dispositivi si annulla se si lascia lo smartphone dentro l’auto quando si scende, infatti funzionano rilevando la distanza tra il seggiolino e il telefono. Visto come vanno i tempi mi sa che il pericolo è molto remoto, è sicuramente più facile dimenticare il bambino che il telefono…..


La legge comunque non obbliga al collegamento con lo smartphone, si può assolvere all’obbligo con un dispositivo che dà degli allarmi installato nell’auto. Questo tipo funziona anche se il bluetooth del telefono è disattivato o se per qualche motivo la app relativa non funziona.


Batteria


Se il dispositivo antiabbandono che si installa funziona con una batteria interna, bisogna ricordarsi di controllarla frequentemente e caricarla se previsto. Un dispositivo che viene alimentato dall’automobile (magari tramite presa accendisigari) aggira questo problema, ma risulta più scomodo da mettere e togliere, se si usa il seggiolino su più auto.


Approvazione del produttore del seggiolino


La legge dice che il dispositivo antiabbandono aggiuntivo non deve influire sulle caratteristiche di sicurezza di un seggiolino a cui viene applicato; i produttori di seggiolini potrebbero non riconoscere l’omologazione di quelli da loro fabbricati quando gli si applica un dispositivo di terze parti , non avendolo potuto testare.

Questa credo che sia una questione difficile da dirimere; secondo alcune opinioni i dispositivi composti da un sottile cuscino (che rileva la presenza del bimbo tramite il peso dello stesso) sono adatti a tutti i seggiolini, in fondo è come far sedere un bambino che indossa una giacca invernale.

Nel dubbio meglio dotarsi di un dispositivo dello stesso produttore del seggiolino e da esso approvato.



Dato che l’argomento è importante è meglio prendere informazioni da più fonti, segnalo quindi anche questo articolo di Altroconsumo:

by Renato Poletti